“Ogni anno i cinghiali mi devastano le coltivazioni”: il grido d’allarme di una imprenditrice agricola

FRASCARO – “Ogni anno i cinghiali mi devastano le coltivazioni. Non ce la facciamo più ad andare avanti così“. Il grido d’allarme arriva da Emanuela Guacchione, proprietaria dell’Azienda Agricola Gambina a Frascaro. Ormai da alcuni anni la donna, insieme alla sua famiglia, combatte contro i danni provocati dagli ungulati. “Abbiamo circa 11 ettari di terreno coltivati in parte a vite e in parte a nocciola“, ci spiega Guacchione, “e immancabilmente, ogni estate, lottiamo contro i cinghiali che arrivano sui nostri terreni e fanno man bassa di tutto ciò che trovano”.

In media annualmente le perdite vive si aggirano intorno ai 10 mila euro. A queste, spiega l’imprenditrice agricola, si aggiungono “i danni provocati alle piante. Soprattutto i noccioli vengono distrutti con i rami più robusti spezzati e i più giovani divorati. Questo significa vedere andare in fumo il lavoro di una vita dato che un nocciolo ci impiega qualche anno per crescere ed entrare in produzione“. E se da una parte i danni subiti vengono risarciti, “seppur con tempi ben più lunghi rispetto a quelli previsti dalla legge“, le spese per arginare il fenomeno dei cinghiali aumentano. “Solo quest’anno abbiamo speso oltre duemila euro per una recinzione apposta che comunque ha solo limitato le scorribande senza fermarle del tutto“.

Una situazione che sta gettando i titolari dell’Azienda Agricola Gambina nella disperazione dato che “sulla produzione dei noccioli e delle viti noi ci campiamo”. Da qui la richiesta a Regione e Provincia di intervenire in “maniera concreta contro un problema che non affligge solo noi ma tutti gli agricoltori“.