Autore Redazione
mercoledì
23 Settembre 2015
13:22
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Cronaca - Casale Monferrato

Demezzi torna alla carica per la clinica Sant’Anna: “quasi 5 mila firme per non perdere interventistica”

Demezzi torna alla carica per la clinica Sant’Anna: “quasi 5 mila firme per non perdere interventistica”

CASALE MONFERRATO – Prosegue la battaglia dell’ex sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, rispetto al tema della sanità in città. Demezzi è pronto a dare battaglia praticamente su tutti i fornti, a cominciare dal ruolo della clinica Sant’Anna. Sarebbero quasi 5 mila le firme in calce alla petizione che chiede di rivedere gli accordi con la proprietà della struttura a sostegno dell’interventistica.

Proprio su questo aspetto la minoranza ha presentato un ordine del giorno che vuole rimarcare la necessità di una difesa più robusta del complesso.

Un ordine del giorno differente da quello del Sindaco Palazzetti – ha spiegato Demezzi. La difformità sta nella diversa posizione riguardo la clinica S.Anna. La Sindaca nella parte di impegni non fa alcun accenno ad iniziative a difesa dell’interventistica della Casa di cura; inoltre subordina la rivalorizzazione e riorganizzazione del Santo Spirito all’eventuale soppressione dell’interventistica della clinica, facendo una lista della spesa un pò raffazzonata, lasciata su un tavolo, ed a cui tutti quelli che sono passati, e sono considerati amici, hanno aggiunto il loro pezzo. Nel nostro ordine del giorno viene inoltre richiesto di sottoscrivere con la regione un documento con una elencazione di punti precisi, svincolati da ogni possibile riferimento alla clinica; ritenendo che le battaglie da fare siano due e, al momento, completamente svincolate senza possibilità di baratto. Il nostro ospedale non va difeso come contropartita alla chiusura della clinica, ma per impedirne il suo continuo depauperamento. La Sindaca Palazzetti, nel consiglio comunale di giovedì, dovrà dare una risposta precisa, senza tante parole o promesse, alla richiesta dei quasi 5000 firmatari della petizione, che sono rappresentativi di gran parte della città, di intervenire presso la Regione Piemonte affinchè vengano riviste le decisioni improvvidamente prese con la proprietà della clinica Sant’Anna. La difesa della clinica non è a tutela della sanità privata, ma dei cittadini casalesi”.

 

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