Autore Redazione
mercoledì
31 Agosto 2022
08:07
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Cronaca - Alessandria

Moreno Zaio, una vita spesa al servizio dei Vigili del Fuoco e dei cittadini

Moreno Zaio, una vita spesa al servizio dei Vigili del Fuoco e dei cittadini

ALESSANDRIA – Arriva il momento in cui il percorso lavorativo si chiude, ma è proprio in quell’istante che riaffiorano i momenti più belli di un percorso lungo e faticoso, ma anche ricco di soddisfazioni. In questi giorni un ‘pompiere’ di Alessandria ha così smesso la divisa per diventare, almeno formalmente un cittadino normale. Si tratta di Moreno Zaio, arrivato all’ultimo turno di servizio da Capo Reaprto. 

Il suo ultimo giorno è stato salutato dalle sirene degli automezzi, schierati sul piazzale della casermaVincitore del concorso nel 1985 dopo aver frequentato il corso per Vigile del Fuoco  “permanente” alle Scuole Centrali Antincendi di Capannelle (Roma) era stato successivamente assegnato al Comando di Alessandria. Nel corso della sua carriera ha partecipato a tutte le più importanti calamità nazionali oltre al continuo soccorso ordinario in servizio nella Centrale del capoluogo.

Solo una breve parentesi al Comando di Verbania dopo aver vinto il concorso da Capo Squadra, ricordato dai colleghi con affetto e stima.

Il destino del Capo Reparto Zaio, d’altronde, era segnato. Proveniva da una famiglia di “pompieri” con il papà Sergio già in servizio al Comando alessandrino mentre il fratello minore, Marco, è tuttora in attività come Capo Squadra istruttore.

Come ricorda Roberto Pascoli, storico Vigile del Fuoco alessandrino che lo ha avuto al fianco per lungo tempo, “chi ha avuto il piacere e l’onore di condividere i drammatici momenti del soccorso, ha potuto apprezzare la sua elevata preparazione tecnico-professionale oltre un non comune altruismo e senso del dovere che lo ha spinto in diverse occasioni a spingersi oltre ai compiti strettamente istituzionali rischiando la propria incolumità. A Moreno per la sua instancabile attività a favore della popolazione , l’ affettuosa riconoscenza e l’augurio di ogni possibile bene”.

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