Autore Redazione
giovedì
1 Settembre 2022
17:26
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Cronaca - Alessandria

Cibo alle stelle: margarina, farina e pasta i più cari

Cibo alle stelle: margarina, farina e pasta i più cari

PIEMONTE – Portafoglio più leggero e carrello sempre più vuoto per i consumatori a causa de rincari confermati dall’inflazione all’8.4% nel mese di agosto 2022. I prezzi dei beni alimentari, rileva Coldiretti, sono saliti addirittura del 10,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

L’impennata più grande, nella classifica stilata dall’associazione agricola, troviamo la margarina con un +24%, seguita dalla farina (+23%), dal riso (+22%) e dalla pasta (+22%). Sotto il 20% ma sempre con incrementi esorbitanti ci sono il latte conservato (+19%) i gelati (+18%), che precedono la carne di pollo, aumentata del 16% e le uova (+15%). Ma aumenti si registrano anche per le verdure fresche (+12%) e per la frutta (+8%) anche per effetto delle speculazioni che sottopagano le produzioni agli agricoltori e fanno triplicare i prezzi dell’ortofrutta dai campi alla tavola. Tutto questo ha comportato un netto taglio degli acquisti di frutta e verdura, crollati, nel 2022, dell’11% in quantità rispetto allo scorso anno, su valori minimi da inizio secolo, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Cso Italy/Gfk Italia.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare le aziende e programmare in modo strutturale il futuro  –  affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale. Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare per cui occorre lavorare da subito ad accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi per garantire dei prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni. I nostri produttori sono già costretti a fronteggiare una situazione insostenibile che vede una forte impennata dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Aumenti che riguardano l’intera filiera del cibo con costi indiretti che vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, al tetrapack con un incremento del 15%, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, dal +60% costi per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al +70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti”.

Photo by Brett Jordan on Unsplash

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