Autore Redazione
venerdì
2 Settembre 2022
05:17
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Cronaca - Alessandria

Il 17 settembre sarà il Borsalino Day: il polo della riabilitazione, dal bambino all’anziano

Il 17 settembre sarà il Borsalino Day: il polo della riabilitazione, dal bambino all’anziano

ALESSANDRIA – Il prossimo 17 settembre sarà il Borsalino Day, il giorno in cui, dalle 10 alle 13, sarà possibile visitare il presidio riabilitativo di Alessandria, una vera e propria eccellenza nazionale, unico ospedale in Piemonte ad essere interamente dedicato alla riabilitazione. Sarà una mattinata di sport, cultura e divertimento con esperienze riabilitative tutte da scoprire.

“In generale il Dipartimento di Riabilitazione si occupa della presa in carico per il trattamento riabilitativo dal bambino nato prematuro al paziente in età geriatrica”. Riassume così la vastità delle attività il Direttore Marco Polverelli, a capo anche della Struttura di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Fiore all’occhiello è, appunto, il Presidio Borsalino. “Ci occupiamo di tutti gli ambiti patologici dai pazienti di alta complessità con esiti di coma e mielolesi, gestiti nel reparto diretto da Luca Perrero, alla riabilitazione cardiorespiratoria per pazienti operati dal chirurgo toracico o dal cardiochirurgo, grazie al team di Biagio Polla, fino alle persone neurolese con politrauma da incidente stradale o esiti di ictus”.

L’attività svolta nel presidio polifunzionale è poi integrata dal lavoro svolto dai fisioterapisti e logopedisti all’interno dell’Ospedale Civile dove i professionisti agiscono direttamente al letto del paziente acuto per un trattamento riabilitativo precoce. Il terzo polo riabilitativo è infine quello dell’Infantile “Cesare Arrigo” dove vengono trattati i prematuri, i bimbi con esiti di sofferenze neonatali o di trauma e i piccoli pazienti affetti da malattie rare.

All’interno del Borsalino si svolge poi un’intensa attività didattica e di ricerca grazie alla collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale che ha aperto in questa sede il Corso di Laurea in Fisioterapia, diretto da Marco Invernizzi, e al coordinamento del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, diretto da Antonio Maconi. “Si tratta di una sinergia molto strategica – sottolinea il dottore – che rende questo presidio ancora di più un’eccellenza. Mi auguro che i giovani riabilitatori vengano sempre più numerosi a lavorare nella nostra Azienda e qui al Borsalino”.

Accanto all’attività più strettamente clinica, infine, si inseriscono le Medical Humanities, un approccio che riunisce le tante discipline, anche umanistiche, che influiscono sul percorso di cura del paziente: “Siamo altamente impegnati in questo settore – spiega Marco Polverelli – con l’attivazione di progetti legati alla narrazione, in particolare grazie a una piattaforma di Digital Narrative Medicine che prevede l’utilizzo di una piattaforma con l’obiettivo di migliorare il rapporto medico-paziente e di raccogliere narrazioni che contribuiscono alla diagnosi, alla gestione della cura e della terapia. Ma abbiamo anche il laboratorio del suono e soprattutto le attività relative al verde terapeutico. Siamo infatti favoriti dal verde che circonda il Presidio Borsalino e tante sono le iniziative che ne possono scaturire come il recupero del cammino per un paziente all’aria aperta oltre che in palestra o la stimolazione dei sensi all’interno del nostro giardino e poi ancora lo sport e l’ortoterapia. A tutto questo si aggiunge la bellezza del luogo. Il Presidio ha infatti una sua lunga e importante storia: costruito dall’illustre architetto Gardella, per molto tempo è stato il Sanatorio della città e nel 1994 ha anche subito l’alluvione, per poi trasformare la sua funzione a seguito della ristrutturazione. Nel parco che lo circonda si trova anche la Chiesa costruita da Ignazio Gardella, gioiello del razionalismo italiano che per fortuna è entrato nel mirino del FAI e grazie al lavoro di tutti i volontari e all’affetto della comunità nel 2021 ha vinto i Luoghi della Salute e ha ricoperto il quinto posto nei Luoghi del Cuore FAI”.

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