7 Settembre 2022
06:39
Studenti carenti in italiano. Ad Alessandria competenze “medio-basse” alle superiori
ITALIA – La capacità di comprendere un testo scritto e di esprimersi in modo appropriato sono spesso date per scontate ma, in realtà, non lo sono. Nel nostro Paese, infatti, quasi uno studente su quattro si ferma al livello di competenze più basso. Lo racconta il focus sulla povertà educativa #Conibambini di Openpolis, frutto dell’analisi dei dati Ocse-Pisa e dei punteggi Invalsi in italiano.
Gli ultimi risultati disponibili dei test Ocse-Pisa collocano l’Italia al 17esimo posto tra i paesi Ue. Nel 2018, infatti, il 23.3% dei quindicenni italiani si è fermato al livello più basso di competenze in lettura. Una percentuale 2 punti più alta rispetto alla media degli studenti tedeschi e francesi. Solo il 5.3% dei ragazzi italiani è inoltre riuscito a eccellere nel test: circa la metà rispetto ai coetanei francesi (9.2%) e tedeschi (11.3%).
La povertà educativa priva bambini e ragazzi del diritto di crescere e di realizzare i propri sogni e il nostro Paese mostra ancora ampi divari interni che affossano soprattutto il futuro degli studenti del Sud Italia.
Openpolis, infatti, analizza anche un altro indicatore importante per monitorare l’efficacia del sistema formativo: i risultati dei test Invalsi, che rilevano la quota di studenti che non raggiunge un livello di competenza alfabetica sufficiente.
Nel 2021 il test tra i ragazzi di terza superiore ha fatto emergere un 39,2% di giovani con competenze non adeguate. Il dato bilancia una media del 34.5% tra gli studenti del Nord Italia, con il 35.9% del Centro e un ancora più allarmante 47.1% del Sud.
Tra le regioni è la Calabria ad avere la più alta percentuale di competenze alfabetiche non adeguate tra gli studenti, il 53,6%, praticamente uno su due. Più si sale lungo lo Stivale più si riduce la percentuale di ragazzi di terza superiore con deficit di competenze alfabetiche. Ma ci sono alcune eccezioni. La Liguria è infatti quinta, con un 47,1% di studenti con basso livello di alfabetizzazione e subito sotto c’è Bolzano, con un 44,9%. In fondo alla classifica c’è Trento, dove la percentuale di ragazzi con deficit importanti si riduce al 23,9%. Sempre nella parte bassa della graduatoria si colloca anche il Piemonte, al 16° posto su 21 regioni e province autonome monitorate, con un 30,4% di studenti con competenze alfabetiche non adeguate.
I risultati dei test Invalsi effettuati nell’anno scolastico 2020/21, al rientro in classe dopo i lunghi mesi di Dad causa Covid, permettono poi di ricostruire le differenze tra i territori anche comune per comune e di valutare il livello di apprendimento in italiano nei vari gradi di istruzione.
In poco meno del 20% dei capoluoghi italiani i risultati in italiano raggiunti in seconda elementare e dai ragazzi all’ultimo anno delle superiori sono “medio-alti”. C’è però un altro 20% dove, al contrario, registrano punteggi “medio-bassi” in entrambi i gradi di istruzione. Anche in questo caso incide “la distribuzione territoriale” ma non mancano, comunque, eccezioni.
Nelle città del Nord-Ovest, il 44% delle città registra un punteggio superiore alla media sia in seconda elementare che in quinta superiore. La quota scende al 22,7% nel Centro e al 13,6% nel Nord-Est. Solo il 7,7% delle città del sud continentale e nessun capoluogo delle isole si trova nella metà alta della classifica in entrambe le rilevazioni.
Per quanto riguarda Alessandria, i test Invalsi effettuati nell’anno scolastico 2020/2021, e analizzati da Openpolis, hanno evidenziato, in generale, competenze superiori alla media nazionale. Il risultato è però “medio-alto” per gli studenti di seconda elementare (219,58) e “medio-basso” per i ragazzi di quinta superiore (188,47). Nel resto del Piemonte solo Vercelli ha risultati simili a quelli del nostro capoluogo, con un punteggio di 216,32 alle elementari e di 188,73 alle superiori. A Torino e Asti i risultati sono invertiti, con un punteggio “medio-basso” in seconda elementare e più alto all’ultimo anno delle superiori. Promossi in entrambi i gradi di istruzione, invece, gli studenti di seconda elementare e quinta superiore di Novara, Biella e Cuneo.
Tornando nella nostra provincia, il livello di apprendimento dell’italiano tra gli studenti all’ultimo anno delle scuole superiori di Alessandria risulta poi il più basso tra i vari centri zona. Approfondendo lo studio di Openpolis, infatti, il punteggio dei test Invalsi è stato infatti di 189,19 ad Acqui Terme, di 192,59 a Casale Monferrato, 193,74 a Novi Ligure, a Ovada 190,51, a Tortona 195,65 e a Valenza 195,06.
(in copertina foto di Jeswin Thomas sul sito Unsplash)