30 Settembre 2022
05:48
Alla Caritas Alessandria quasi la metà delle persone bisognose è italiana. “Nel 2021 aiutate 600 famiglie”
ALESSANDRIA – Il 40% di chi si rivolge alla Caritas Alessandria è italiano, un’altra fetta importante arriva dal Nord Africa, spesso persone di seconda generazione e dal resto dell’Europa. Giovedì a Palazzo Rosso la Commissione Consiliare Politiche Sociali e Sanitarie ha ascoltato il direttore dell’ente benefico Gianpaolo Mortara, in una seduta dedicata all’emergenza abitativa, energetica e alimentare, inaspritasi molto negli ultimi tempi.
Nel 2021 la Caritas ha aiutato 600 famiglie, la metà di queste oltre che di beni materiali ha avuto bisogno dell’assistenza dello sportello d’ascolto, a conferma che l’emergenza non è soltanto volta a beni di prima necessita.
Il Direttore Mortara ha elencato i progetti e i servizi che sono attivi nella città, dalla mensa quotidiana di via delle Orfanelle che ospita ogni giorno 80 persone e sforna circa 20 mila pasti l’anno, alle docce, l’emporio in via di sperimentazione e le strutture di accoglienza.
Proprio riguardo il dormitorio e il co-housing Gianpaolo Mortara ha voluto precisare che una delle sfide più importanti è percepire il dormitorio come luogo di passaggio, in attesa di una soluzione abitativa definitiva e dignitosa attraverso il consolidarsi dell’idea del co-housing che nel 2022 sta registrando 13 alloggi in tutta Alessandria.
In Sala Consiliare si è potuto anche ascoltare l’esperienza di rete che la Caritas Diocesana vive tutti i giorni con le associazioni e gli enti del territorio, sono state nominate tra le altre il Cissaca, il Lions e il Rotary oltre che la proficua collaborazione con l’Amministrazione Locale. A proposito di collaborazioni, importante è il volume di cibo che viene salvato dallo spreco grazie agli accordi tra la Caritas Diocesana e la grande distribuzione organizzata, la stessa Caritas alessandrina infatti si è munita di luoghi appositi per lo stoccaggio e distribuzione del cibo, anche fresco.