5 Ottobre 2022
05:00
Ancora poche le vie intitolate alle donne. Ad Alessandria nemmeno il 7% ricorda figure femminili
ALESSANDRIA – Ovviamente non basta intitolare più vie e strade alle donne per avvicinarsi alla vera parità di genere. La toponomastica delle città italiane, però, racconta una società in cui le capacità e i successi del mondo femminile continuano a rimanere in ombra. Il divario di genere nei nomi di strade e piazze del Belpaese è ben raccontato su Mapping Diversity. Il progetto, di OBC Transeuropa e Sheldon.studio per EDJNet a cura di Giorgio Comai e Alice Corona, con Lorenzo Ferrari, Ornaldo Gjergji e Chiara Sighele, nel 2021 ha setacciato tutti i nomi delle vie dei capoluoghi di regione e delle province autonome italiane. Tra le 24.572 strade che omaggiano e ricordano persone i curatori del progetto ne hanno conteggiate solo 1626 dedicate a donne, il 6.6%. E se si escludono “Sante” o “Madonne” il numero scende a 959. Tra i capoluoghi “mappati” c’è anche Torino dove 1154 vie e piazze sono intitolate a persone, su un totale di 2458. Solo 58, però, sono dedicate a donne, tra cui 44 “non sante”. Il restante 95% (1096) di strade e piazze torinesi celebra e tiene viva la memoria di uomini. C’è un netto divario di genere anche nella toponomastica del Comune di Alessandria. Su un totale di 841 vie e piazze della città e dei sobborghi sono 26 quelle dedicate a donne, contro le 359 intitolate a uomini. La percentuale, il 6,75%, è quindi sostanzialmente in linea con la media dei capoluoghi delle regioni italiane. Anche ad Alessandria e sobborghi il gruppo più numeroso di donne ricordate in vie e strade è costituito da Sante, Beate e Madonne, da Santa Caterina da Siena a Santa Lucia, fino a Madre Teresa di Calcutta. Passeggiando per il capoluogo si incontrano poi vie dedicate a benefattrici religiose, come Teresa Michel o Madre Clelia Merloni, fondatrice della Congregazione delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù a cui a maggio di quest’anno è stata intitolata l’area parallela a via San Giovanni Bosco e a via Francesca Calvo, un’altra delle vie del capoluogo dedicate a una donna, che ricorda l’ex sindaca scomparsa nel 2003 e alla guida della città dal 1993 al 2002. Sarebbero però ancora tantissime le donne che meriterebbero di entrare nell’elenco di vie, strade e piazze di Alessandria, e di tutte le altre città italiane, per chi erano e per quello che hanno fatto e colmare così un gap di genere che si trascina ormai da decenni. Ad Alessandria l’elenco di vie e piazze intitolate a donne potrebbe ad esempio allungarsi con una via “Lella Lombardi”, la prima e finora unica donna a conquistare punti nel campionato mondiale di F1. Una strada o una piazza potrebbe celebrare il talento dell’attrice e cantante alessandrina Carolina Francesca Giuseppina Mignone, in arte Milly, o ricordare le “Borsaline”, giovani donne operaie simbolo dell’emancipazione femminile.
Soprattutto oggi, a due anni dalla scomparsa, non si può non citare anche Carla Nespolo, insegnante, parlamentare e presidente nazionale dell’Anpi che di certo, trascorso il tempo necessario, potrebbe essere uno dei nomi con cui allungare la toponomastica della Città di Alessandria. Questi, però, sono davvero solo alcune delle donne a cui si potrebbero intitolare vie e strade di Alessandria e, in generale, delle città italiane. E voi a quale donna intitolereste una via, una piazza o un’area verde della vostra città?
Ad Alessandria c’è poi una piazza dedicata a Giuseppina Maldino, crocerossina che operò nelle due Guerre Mondiali, ma anche vie, strade e passeggiate intitolate a intellettuali, letterate e umaniste come Teresa Castellani, Teresa Cuttica, Grazia Deledda, Oriana Fallaci e un corso che celebra l’attrice alessandrina Virginia Marini. La toponomastica femminile di Alessandria comprende anche una via dedicata alla sindacalista, operaia e partigiana Maria Bensi, una piazza intitolata Principessa Mafalda di Savoia e strade e vie che riportano in nomi di Rosa Luxemburg, Rosa Piacentini Rivera, Camilla Ravera, Graziella Vassallo Giarola e, da questa estate, anche un giardino intitolato alla commerciante Lina Anfossi, a cui è stata dedicata l’area verde in piazza Marconi.