30 Settembre 2015
22:00
Il sindaco e i cittadini di Volpedo aprono le porte delle loro abitazioni ai migranti
VOLPEDO – Volpedo non è solo uno dei Borghi più Belli d’Italia, ma anche uno dei Comuni che meglio sta esprimendo quel positivo spirito di accoglienza diffusa che può aiutare a infrangere le barriere del pregiudizio quando si parla di accoglienza di migranti. Data subito la disponibilità ad ospitare famiglie richiedenti asilo, l’amministrazione si è inizialmente scontrata con la mancanza di strutture comunali idonee. Un ostacolo che non ha fatto venire meno la volontà di aiutare persone in estrema difficoltà. Contattata l’associazione di promozione sociale Socialdomus di Alessandria l’amministrazione ha avviato l’iter per aprire le porte di abitazioni private ai migranti. Da buon primo cittadino, il sindaco Giancarlo Caldone, è stato il primo a mettere a disposizione un alloggio. Anche altri cittadini di Volpedo hanno però dimostrato apertura e generosità, offrendo le proprie abitazioni per l’accoglienza dei migranti. In questo giorni a Volpedo sono quindi arrivate le prime due famiglie, originarie della Nigeria. “Sono in tutto sei persone, quattro adulti e due bambini piccoli di poco più di un anno” ha spiegato il consigliere comunale Alessandro Verna, responsabile del progetto. Gli alloggi a disposizione dei migranti sono però ancora due, uno destinato a una famiglia di tre persone e poi il primo appartamento di cui si è registrata la disponibilità, quello del sindaco Caldone che ospiterà due migranti che arriveranno entro la fine di ottobre. Alla base della decisione del primo cittadino di farsi subito avanti, ha spiegato, c’è il ricordo del prozio, “ultimo sindaco socialista di Volpedo costretto a emigrare con l’avvento del fascismo”. “Doveroso” oggi fare qualcosa di concreto per persone costrette a vivere sofferenze che in passato hanno toccato anche tanti cittadini di Volpedo, obbligati a emigrare anche solo per trovare lavoro. Il progetto di accoglienza attivato da Volpedo, ha spiegato ancora il consigliere Alessandro Verna, non si limiterà del resto offrire un tetto ai migranti ma proverà ad aprire strade per dare una chance reale di una vita a queste famiglie. “Abbiamo intenzione di contattare le aziende presenti sul territorio anche per cercare di attivare qualche forma contrattuale di inserimento lavorativo”. Il progetto, oltretutto, avrà ricadute positive sulla comunità in tutti i sensi. Le quote per gli affitti verranno infatti destinate a iniziative di pubblica utilità per il paese i cittadini di Volpedo. Una comunità, ha spiegato ancora il consigliere Verna, che ha scelto di guardare alle persone e alle loro sofferenze anziché concentrarsi sulle differenze, da quelle del colore della pelle a quelle di credo religioso. “Tutti stiamo vivendo momenti difficili, ma c’è sempre chi ha più bisogno di noi. Questa, ovviamente, è la scelta di Volpedo e ognuno è libero di agire come meglio ritiene. Noi crediamo però di aver fatto la scelta giusta”.