Autore Redazione
martedì
11 Ottobre 2022
07:00
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Cronaca - Valenza

Presentata la stagione APRE del Teatro Sociale di Valenza

Sei spettacoli da novembre a marzo, grandi nomi come Stefano Massini e Fabio Troiano, ma anche giovani attori diplomati al Teatro Stabile di Torino
Presentata la stagione APRE del Teatro Sociale di Valenza

VALENZA – Inizia il 4 novembre la stagione APRE del Teatro Sociale di Valenza, inserita in un progetto che comprende tante anime e fa del Teatro uno spazio multifunzionale per la cittadinanza. APRE, nelle intenzioni del direttore artistico Roberto Tarasco, si collega da sempre ad un riferimento letterario e, quest’anno, è la volta di Majakovskij: “Ascoltate! Se accendono le stelle, vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?”. La poesia, la parola, la musica, la danza e l’espressione corporea sono stelle e la loro necessità è celebrata in un luogo bello come il Sociale, dove agli spettacoli del cartellone si affiancano i corsi di teatro e musica per tutte le età di Valenza Pedagogica, il cinema, che tornerà a breve, e la programmazione di letture animate e laboratori rivolta ai più piccoli, quest’anno presso il Centro comunale di cultura. Sono sei gli appuntamenti di APRE, con l’organizzazione della Coop CMC/Nidodiragno, diretta da Angelo Giacobbe, e di Fondazione Piemonte dal Vivo, sotto l’egida del Comune di Valenza, “una cavalcata tra emozioni, suggestioni e incontri, con uno sguardo alla contemporaneità e ai nuovi linguaggi”, spiega Giacobbe.

A inaugurare il cartellone, venerdì 4 novembre, è “Cose che non avremmo sperato di potervi dire”, pirotecnico spettacolo che unisce sullo stesso palco lo scrittore e divulgatore Roberto Mercadini (oltre 155.000 i follower del suo canale YouTube) e Guido Catalano, vera e propria rockstar della poesia italiana. Mercadini e Catalano, simili e complementari, opposti e analoghi, raccontano le proprie solitarie vicissitudini e la loro lunga amicizia, fra palesi somiglianze e altrettanto palesi differenze: un inedito incontro tra due geniali sensibilità umane e artistiche.

Sabato 26 novembre sarà in scena lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini, protagonista di “Alfabeto delle emozioni”, un viaggio, struggente e ironico, nel labirinto del nostro sentire. Attraverso un immaginario alfabeto in cui ogni lettera rappresenta un’emozione (P come Paura, F come Felicità…), Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie: da Arthur Conan Doyle, che mette alla prova i suoi amici sul tema del dubbio a Marc Chagall, che non riesce a reagire alla scomparsa di Bella Rosenfeld, fino ad Al Capone, boss potentissimo e feroce, che trema alla vista di una siringa. Con irresistibile estro e divertimento, Massini mette in scena tutta la forza e la fragilità dell’essere umano.

È uno spettacolo di grandissima energia quello in cartellone venerdì 9 dicembre: “Prometeo”, per la regia di Gabriele Vacis e la scenofonia di Roberto Tarasco, indaga il senso profondo della tragedia di Eschilo restituendone tutta la potente contemporaneità grazia alla forza degli undici giovani attori del gruppo PEM Potenziali Evocati Multimediali, appena applauditi al debutto al Teatro Olimpico di Vicenza, nell’ambito del prestigioso Ciclo di Spettacoli Classici. Nei loro corpi, animati dalle parole di Eschilo, rivive il mito di quel Prometeo, portatore della conoscenza ma anche simbolo della ribellione e del coraggio. Uno straordinario percorso drammaturgico, condiviso da Vacis con tutti gli attori, che attraversa la parola, l’azione fisica, il canto e la musica.

“Un Poyo Rojo”, lo spettacolo in programma, in prima regionale, sabato 4 febbraio nell’ambito della rassegna diffusa di danza contemporanea “We Speak Dance”, è un progetto nato a Buenos Aires nel 2008 ad opera dei coreografi e performer Nicolàs Poggi e Luciano Rosso. Da allora gira il mondo in una tournée che ha toccato il Centro e Sud America, l’Europa e la Nuova Caledonia, registrando ovunque il tutto esaurito. Uno spettacolo esplosivo, che contamina danza e atletica, arti marziali e acrobatica, clownerie e variété: una divertente partitura corporea, animata dai bravissimi Alfonso Barón e Luciano Rosso, fatta di seduzione e conflitto, desiderio e comicità.

Sabato 18 febbraio una apprezzata realtà locale, ovvero la Compagnia Spazio Idea, diretta da Simona Barbero, fa rivivere sul palcoscenico valenzano il teatro di Carlo Goldoni con un numeroso gruppo di attori. Liberamente tratto dalla commedia “Gl’innamorati”, nella quale Goldoni mise in discussione il sistema teatrale che costringeva gli attori destinati al ruolo di innamorati a recitare in modo enfatico e convenzionale, lo spettacolo è un efficacissimo esempio di teatro nel teatro. Perché “la via del teatro – afferma la Barbero – apre le porte del possibile, aiuta a immaginare: è un potente rituale collettivo che chiama a raccolta l’umanità intorno a temi di volta in volta diversi”.

Chiude la nuova stagione del Teatro Sociale di Valenza, venerdì 3 marzo (a vent’anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber), lo spettacolo “Il dio bambino”. Terzo capitolo del teatro d’evocazione di Gaber e Luporini, Il dio bambino è un testo di tragicomica contemporaneità sulla crisi di un uomo di mezza età, in bilico fra responsabilità ed eterna adolescenza. La regia di Giorgio Gallione ne valorizza attualità ed empatia e trova un perfetto connubio con l’interpretazione del talentuoso attore di cinema, teatro e tv Fabio Troiano che, contrappuntato dalle canzoni di Gaber, restituisce l’ironia, il cinismo ma anche la tenerezza di questa pièce. Un omaggio al teatro di Giorgio Gaber e una sorta di “ritorno a casa”, perché è proprio al Teatro Sociale che lo spettacolo Il dio bambino ha percorso un importante tratto del suo iter produttivo.

Gli ingressi per “Cose che non avremmo sperato di potervi dire”, “Alfabeto delle emozioni”,  “Il dio bambino”  costano intero 20€ / ridotto 15€,   gli spettacoli “Prometeo”, “Un Poyo Rojo”, “Gl’innamorati”  15€ intero / ridotto 10€ . La card Teatro per tutti i sei spettacoli costa 75 euro. La prevendita è già attiva.

Nell’ambito della programmazione del Teatro Sociale non mancheranno appuntamenti jazzistici di primissimo piano. Aspettando la seconda edizione del festival Blue Jazz, in virtù della collaborazione con Torino Jazz Festival Piemonte, giovedì 20 ottobre si alzerà il sipario sul concerto della Jazzlab Orchestra di Montreal, una vera istituzione nel mondo del jazz canadese dal 2004

Venerdì 28 e sabato 29 ottobre inizieranno gli appuntamenti di Valenza Alchemica, in occasione del primo anniversario della scomparsa di Yel Bosco. Un titolo che rimanda sia al significato di “Valenza” in chimica, cioè la capacità degli atomi di combinarsi fra loro, sia, nella città dell’oro, all’alchimia che trasforma la materia e combina in sé il sapere di ogni disciplina.  Così il progetto combinerà insieme teatro, musica, danza, letteratura, design, scienze e spiritualità, dando vita ad un evento unico e affascinante. Valenza Alchemica è ispirato alla memoria e creatività di Yel, figura fondamentale alla creazione di un ambiente culturale originale e inedito per il Teatro Sociale e per la Città di Valenza, e, grazie al supporto della famiglia Bosco, tutti i cittadini valenzani accederanno gratuitamente, previa prenotazione, agli spettacoli, che si terranno, oltre che al Sociale, in vari palazzi della città.

Il lavoro di Yel Bosco attraversava nuovi linguaggi, dalla musica elettronica alla narrazione per l’infanzia, dal teatro fisico alle derivazioni jazzistiche e si rivolgeva in massima parte ad un pubblico giovane. Per questo, ad un anno dalla prematura scomparsa si è articolata una due giorni in grado di proporre un interessante intreccio che punta alla più fresca contemporaneità. Ne sono protagonisti il più brillante stand up poetry, Lorenzo Maragon, in uno spettacolo di poesia performativa il 28 ottobre , e, il 29 ottobre, la compagnia Pem in “SuperGiovanni” dal libro per ragazzi di Yel Fabio Bosco con l’adattamento e la regia di Roberto Tarasco.

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