11 Ottobre 2022
20:20
Dall’Europa 1,5 miliardi per lo sviluppo del Piemonte. Cirio: “Ue generosa ma faccia la sua parte anche per il caro-bollette”
PIEMONTE – La Commissione europea ha dato il via libera al FESR 2021-2027 della Regione Piemonte, il Fondo europeo per lo sviluppo regionale. La nostra Regione avrà a disposizione 1,5 miliardi di euro per sostenere, nei prossimi anni, l’innovazione, la competitività e lo sviluppo delle imprese e del territorio piemontese. Il Piemonte è una delle prime regioni italiane, insieme a Lombardia ed Emilia, ad avere ottenuto il via libera dell’Europa ed entro gennaio 2023 potrà far partire i primi bandi.
Come sottolineato dal Presidente della Regione, Alberto Cirio, si tratta di uno “stanziamento importante” che garantisce al Piemonte 500 milioni in più rispetto alla precedente programmazione e che si aggiunge ad altri due grandi fondi strutturali europei: il Piano di sviluppo rurale PSR (oltre un miliardo la dotazione nei prossimi 7 anni) e il Fondo sociale FSE (oltre 1,3 miliardi per la programmazione 2021-2027). Risorse di cui il Piemonte “ha estremamente bisogno”, soprattutto in un momento in cui il caro-energia mette in ginocchio imprese e famiglie e che insieme al denaro in arrivo con il Piano nazionale ripresa e resilienza PNRR e con Fondo di sviluppo e coesione (FSC) rappresentano “una opportunità di sviluppo senza precedenti”.
Tra le risorse del Fesr 2021-2027 oltre 800 milioni serviranno infatti a sostenere ricerca, sviluppo e innovazione, competitività e transizione digitale delle imprese piemontesi: “Le aziende devono essere competitive e scelgono territori che gli permettono di esserlo e in Piemonte troveranno risorse europee in grado di sostenerle” ha sottolineato il Governatore Cirio.
Per la transizione ecologica sono previsti 475 milioni di euro, con misure specifiche nel campo dell’energia che, secondo i calcoli della Regione, permetteranno di ridurre il consumo di energia privata di 700 mila megawattora. In particolare, 190 milioni serviranno a promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra, ad esempio con interventi su edifici pubblici e privati di imprese ma anche sulla rete di illuminazione pubblica e per il teleriscaldamento. Altri 58 milioni verranno destinati alla promozione delle energie rinnovabili negli edifici pubblici e privati e ulteriori 60 milioni permetteranno interventi per la prevenzione dei rischi legati ai cambiamenti climatici, con interventi di rafforzamento idrogeologico, di forestazione urbana e prevenzione degli incendi boschivi.
Tra le risorse del Fesr 2021-2027 40 milioni euro serviranno a finanziare 4 “innovativi” progetti di “Mobilità urbana sostenibile” tra cui il Governatore ha citato quello per la ciclopedonalizzazione del Lago Maggiore.
Nel piano della Regione Piemonte 20 milioni di fondi europei andranno poi alle “Infrastrutture per lo sviluppo delle competenze” con l’obiettivo specifico di potenziare le scuole e le sedi didattiche, anche promuovendo la formazione online e a distanza e ulteriori 140 milioni verranno destinati alla “Coesione e sviluppo territoriale” con 2 obiettivi specifici: 132 milioni serviranno sviluppo di strategie urbane di area e i restanti 8 milioni per 2 nuove aree interne, Terre del Giarolo e Valsesia (oltre alla conferma dei finanziamenti per le 4 già esistenti in Piemonte: Valli Maria e Grana, Valli dell’Ossola, Valli di Lanzo e Valle Bormida). Infine 52 milioni serviranno a rafforzare la capacità “tecnico-amministrativa” delle strutture chiamate a gestire le misure del Fesr 2021-2027.
Quasi cento persone hanno lavorato all’elaborazione del piano del Piemonte, che ha messo a punto un programma “innovativo” soprattutto sotto il profilo della sostenibilità ambientale. L’Europa si è poi dimostrata “attenta e generosa“, ha sottolineato il Governatore Cirio al termine dell’incontro a Bruxelles con la Commissaria europea per la Politica regionale, Elisa Ferreira. Grazie ai fondi europei il Piemonte nei prossimi anni potrà dare “risposte concrete” a cittadini e imprese rispetto alle “difficili sfide che abbiamo di fronte”, sia dal punto di vista della ripresa economica, sia rispetto alla crisi energetica che stiamo vivendo. Sul caro bollette il Governatore Cirio ha però sollecitato l’Unione Europea “a fare la sua parte“ anche per dare “un sostegno immediato” ai cittadini e alle imprese. “Tante famiglie inizieranno l’inverno con la paura di non riuscire a scaldarsi” ha sottolineato Cirio e molte imprese, con gli attuali costi di luce e gas, rischiano di non farcela a rimanere in piedi, e a pagare le bollette, fino al giorno in cui potranno iniziare a sfruttare i fondi sbloccati dalla Commissione europea per la transizione energetica del Piemonte.