19 Ottobre 2022
16:20
Contraccettivi gratis? Icardi risponde al M5S: “Solo a chi ne ha diritto, no ai preservativi di cittadinanza”
PIEMONTE – “Per la distribuzione gratuita dei contraccettivi da parte dei consultori delle Aziende sanitarie agli aventi diritto, la Regione ha da tempo attivato, attraverso Scr, una gara per la fornitura dei prodotti, senza bisogno di ricorrere ad una variazione di bilancio. Dal punto di vista della comunicazione, inoltre, viene attuata da parte della Regione una capillare opera di sensibilizzazione e informazione legata ai Consultori familiari e alle relative attività, anche attraverso il sito istituzionale”. Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, rispondendo oggi in aula ad un’interrogazione sulla distribuzione dei contraccettivi.
“La distribuzione gratuita di contraccettivi – ha ricordato l’assessore Icardi – è prevista per i soggetti di età inferiore a 26 anni e per le donne di età compresa tra 26 e 45 anni con esenzione E02 (disoccupazione) o E99 (lavoratrici colpite dalla crisi) nel post interruzione volontaria di gravidanza (entro 24 mesi dall’intervento) e nel post partum (entro 12 mesi dal parto). La possibilità di erogazione gratuita riguarda contraccettivi ormonali (orali, trans dermici e per via vaginale), impianti sottocutanei, dispositivi intrauterini (IUD al rame o con rilascio di progestinico), contraccezione d’emergenza (ormonale o IUD al rame), preservativi femminili e maschili. Al di fuori di queste categorie, previste per legge, contrariamente a quanto auspicato dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle che ha chiesto se, in vista della variazione di bilancio, la Giunta intenda rendere gratuiti i contraccettivi in Piemonte, non si è ritenuta opportuna l’erogazione di “preservativi di cittadinanza” gratuiti per tutti”.
“Regalano fondi alle associazioni antiabortiste ma si dimenticano di rendere disponibili i contraccettivi gratuitamente ai piemontesi che ne avrebbero diritto – ha replicato in aula la capogruppo del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato (vedi foto in basso) – Al contrario di quanto afferma l’assessore, basta fare una verifica presso i consultori per rendersi conto che la delibera regionale risulta spesso inapplicata, non garantendo a tutte le categorie previste di ottenere i contraccettivi senza doverli acquistare. Se la Giunta ritiene che non sia indispensabile rendere gratuiti gli anticoncezionali per la totalità dei piemontesi, che almeno si adoperi per far rispettare quanto previsto dalla norma e permettere l’accesso a chi ne ha diritto”.
Foto di Bruno /Germany da Pixabay