20 Ottobre 2022
05:00
Caldo e siccità spogliano le vette piemontesi. La sofferenza dei ghiacciai nel [VIDEO] di Arpa Piemonte
PIEMONTE – L’inverno avaro di nevicate e una successiva stagione secca e rovente hanno messo a nudo le superfici glaciali del Piemonte. Le elevate temperature, registrate anche in quota, hanno accelerato la velocità di fusione del ghiaccio e spogliato le vette piemontesi. Nel video pubblicato sul sito di Arpa Piemonte non si vede quasi più la spessa lingua di ghiaccio che ancora nel 2009 arrivava a toccare l’acqua del lago artificiale del Sabbione. Nell’800 le fiumane di ghiaccio della Alta Val Formazza (VB) erano un unico grande ghiacciaio, ricorda sul sito Arpa Piemonte. Già nel secolo scorso si separò poi in due grandi corpi glaciali: il Sabbione meridionale alle pendici dell’Arbola, il più esteso ghiacciaio piemontese, e il Sabbione settentrionale, che si diparte dalla Punta del Sabbione con una classica lingua a cui si aggiungevano altri ghiacciai di dimensioni minori e la trasfluenza sul versante italiano del grande ghiacciaio svizzero del Gries. Già la realizzazione dell’invaso artificiale aveva causato una contrazione del ghiaccio, peggiorata poi dal progressivo aumento delle temperature. Oggi, racconta ancora Arpa, entrambi i fronti glaciali distano 1000 metri dal lago artificiale. Anche altri ghiacciai piemontesi sono però in forte sofferenza. Arpa Piemonte, insieme al Corpo Militare (ACISMOM) ausiliario dell’Esercito italiano e alla Protezione Civile della Regione Piemonte a metà settembre ha sorvolato alcune vette della nostra regione e immortalato profondi crepacci anche sul Ghiacciaio della Croce Rossa, collocato in corrispondenza della testata della Valle di Viù, in prossimità dello spartiacque tra Italia e Francia, a monte del grande Lago della Rossa (2718 m s.l.m.). Anche il Ghiacciaio della Bessanese e della Ciamarella nell’alta Valle d’Ala mostrano i segni della contrazione del ghiaccio anche se qui un sottile strato di neve è riuscito a resistere al caldo torrido dell’estate e continua a coprire almeno parte della porzione frontale dei ghiacciai.
(Nella notizia e in copertina foto e video di Arpa Piemonte tratti dal sito dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente)