22 Ottobre 2022
08:36
Arriva anche in provincia di Alessandria la maxi operazione antidroga della Polizia di Imperia
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – È arrivata anche in provincia di Alessandria la maxi operazione antidroga della Polizia di Stato di Imperia che ha permesso di smantellare una banda dedita allo spaccio di droga e bloccare un ingente traffico di stupefacenti non solo nell’estremo Ponente Ligure, ma anche nelle province di Alessandria e Genova.
Venerdì mattina un centinaio di poliziotti ha eseguito 22 misure cautelari a carico di altrettante persone indagate, a vario titolo, di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo.
Per quattordici indagati è stata disposta la custodia in carcere (Flavio Ianni, Sergio Taverna, Daniele Narciso, Gianfranco Bianco, Giuseppe Russo, Massimiliano Paletta, Giuseppe Stilo, Giacomo Masotina, Elice Bellanti, Ervin Bashmeta, Frederic Siorat, Walter Tropeano, Antonio Carbone e Mark Scaffini), mentre per due gli arresti domiciliari (Paolo Beleffi e Bashkim Bashmeta). Per altri sono stati disposti l’obbligo di dimora (Antonio Zito e Marico Queirolo), il divieto di dimora (Mario Mandarano, Franco Guastamacchia e Roberto Rebora) e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (Lorenzo Rebora Corci).
Il blitz costituisce l’epilogo di una lunga ed articolata attività di indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Imperia con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, che ha consentito di scardinare una vasta rete di smercio di droga, con ramificazioni in Liguria ed in Piemonte.
L’indagine era partita nel 2020 dopo l’arresto in flagranza dell’oggi 63enne Mario Mandarano, trovato in possesso di hashish e marijuana e un vero e proprio arsenale di armi da guerra, esplosivi ed armi comuni da sparo. In quell’occasione stata sequestrata anche una notevole mole di documenti e appunti nei quali era stata minuziosamente annotata la contabilità dell’attività di spaccio, con tanto di indicazioni sugli acquirenti, i quantitativi e le tipologie dello stupefacente, i prezzi e le cifre già corrisposte e/o da corrispondere.
I successivi accertamenti investigatori della Squadra Mobile di Imperia hanno consentito di acquisire gravi indizi nei confronti degli indagati, di ricostruire i traffici illeciti e di quantificare i relativi introiti, facendo venire alla luce un vero e proprio stoccaggio di droghe, la cui cessione avveniva in maniera sistematica e professionale da diversi anni, non solo in Liguria ma anche in Piemonte, e con illeciti guadagni stimati in centinaia di migliaia di euro.