22 Ottobre 2022
20:49
Anche la Cgil di Alessandria a Roma per chiedere “salute e sicurezza” sui luoghi di lavoro
ROMA – Anche la Cgil di Alessandria ha preso parte questo sabato 22 ottobre alla manifestazione indetta dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil per chiedere ancora una volta “salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”. A Roma si sono radunati lavoratori e sindacalisti di tutti i settori, dai metalmeccanici agli edili, fino al turismo e commercio. Sul palco in piazza Santi Apostoli si sono alternati gli interventi dei delegati e delle delegate delle tre confederazioni e quelli segretari dei generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.
Come ricordato nei giorni scorsi da Cgil, Cisl e Uil di Alessandria, in Piemonte nei primi sei mesi dell’anno gli incidenti sono aumentati del 40% e ci sono stati 48 infortuni mortali. Dall’inizio del 2022 in Italia sono oltre 600 i morti sul lavoro, una media di 3 al giorno e più di 400.000 le denunce per infortuni, crescono del 7% le denunce di malattia professionale. La gravità della situazione è evidente anche dalle ispezioni nelle aziende italiane per salute e sicurezza: nel 2021 il 77% delle imprese era irregolare.
Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito la necessità di formazione e addestramento per tutte le lavoratrici e i lavoratori per tutti i tipi di contratto all’inizio delle attività lavorativa e la formazione per i datori di lavoro che iniziano una attività di impresa, ma anche il rafforzamento dei controlli da parte del “sistema vigilanza” nelle aziende e un confronto permanente da parte loro con le parti sociali. Necessari inoltre tavoli di confronto con i ministeri competenti per il lavoro che cambia, su innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro, affrontare i rischi infortunistici conosciuti e quelli emergenti, i temi delle violenze e le molestie sul lavoro. La Cgil vorrebbe infine che la materia della salute e sicurezza sul lavoro entrasse nei programmi scolastici perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umana.