Autore Redazione
martedì
25 Ottobre 2022
07:00
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Cronaca - Alessandria

Un pezzo del nostro teatro al Fringe Festival di Catania

Trasferta in Sicilia per Officine Gorilla e Teatro della Juta con “Riportami là dove mi sono perso”
Un pezzo del nostro teatro al Fringe Festival di Catania

ALESSANDRIA – Uno spettacolo nasce, matura in un contesto e, se rappresentativo di una condizione universale, viene riconosciuto ovunque. E’ il percorso di “Riportami là dove mi sono perso”, del collettivo Officine Gorilla e Teatro della Juta, scritto e diretto da Luca Zilovich e interpretato da Maria Rita Lo Destro e Michele Puleio, ospite dal 27 al 30 ottobre del Catania Off Fringe Festival. Il Fringe è una festa del teatro e delle arti ed è un’occasione importante per i Gorilla, che sono un pezzo di teatro della nostra provincia, partecipare ad un evento dal respiro internazionale, nato con lo scopo di “creare reti e sinergie che permettano alle compagnie ai limiti del sistema di lavorare ed essere al pari con le compagnie dei teatri stabili”, spiega Zilovich. Lo spettacolo ritornerà ad essere rappresentato in Alessandria al Teatro Ambra sabato 5 novembre.

Il testo ha debuttato nel 2018, “è cresciuto nel tempo in maniera particolare”, racconta Zilovich, “la prima volta che l’abbiamo messo in scena eravamo molto giovani e avevamo tra le mani questo spettacolo che comprendevamo e ci riguardava ma non riuscivamo interamente a decifrare… Michele (Puleio) e Maria Rita (Lo Destro) stavano ancora seguendo il loro percorso di formazione, la stessa cosa vivevo io come autore e regista e tutti noi stavamo crescendo come persone. Adesso ci si affaccia alla vita in modo diverso e interpretiamo dei passaggi con la consapevolezza di chi ha vissuto questi anni”. “Riportami…” è una prosecuzione ideale, cioè solo nei temi di fondo, del precedente “Love date” e parla di immobilismo nella precarietà. Il contrasto è quello con le alte aspettative e i desideri dei protagonisti, “liquidi” della liquidità stigmatizzata dal sociologo Zygmunt Bauman, ovvero flessibili all’adattamento come la nostra società richiede ai giovani di essere. Emma (Maria Rita Lo Destro) e Theo (Michele Puleio) sono una coppia legata da  sentimenti che non vengono meno, ma che si trova a fronteggiare una realtà esterna fatta di delusioni e sconfitte, di sensazione di mancanza di futuro familiare e professionale. Insomma una realtà instabile, ben radicata nella nostra società e nelle giovani generazioni, interpretata dai Gorilla alla luce di qualche anno di maturità in più.

Le officine Gorilla collaborano da anni stabilmente con l’Associazione Commedia Community, che gestisce il Teatro della Juta di Arquata e il Teatro Civico di Gavi e si occupa di produzione di nuovi spettacoli. In questo filone di produzione, in collaborazione con Onda Larsen, rientra “Manuale illustrato di giornalismo”, scritto e diretto da Luca Zilovich con musiche originali di Raffaello Basiglio. Sarà in scena nella sezione off della Stagione Teatrale Comunale di Alessandria, presso il Teatro Alessandrino, l’11 febbraio e poi, sabato 4 marzo, al Civico di Gavi, nell’ambito della stagione “Brand New”. Lo spettacolo, racconta l’autore, “è tragicomico, denuncia il disagio sull’informazione selvaggia, sulle post verità e sugli effetti che ciò ha su di noi. Parla di giornalismo e prosegue la linea drammaturgica sviluppata dalle Officine Gorilla nei precedenti lavori. In particolare applica quei modelli sociali presenti nel monologo “Blasé” in una narrazione sullo stile di “Riportami…”. L’argomento tocca i complotti nati e alimentati sui social e le fake news, inoltre è stato ispirato da una fonte alta, perché “ammetto che questo spettacolo è debitore a Umberto Eco, che ammiro in maniera inverosimile. L’idea mi è venuta leggendo “Il pendolo di Foucault” di Eco e anche “Numero zero”. Il primo è un vero manuale di istruzioni per lo spettacolo e il secondo è un modello sulla disinformazione detta e fatta”.  In provincia si fa teatro di livello, si produce e si partecipa ad eventi prestigiosi come il Fringe e non si può che esserne orgogliosi.

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