27 Ottobre 2022
10:21
La Flc Cgil ha aperto i confronti insistendo su pace e sviluppo sostenibile
ALESSANDRIA – La Flc Cgil ha appena avviato le assemblee congressuali che giungono in un momento storico tra i più delicati degli ultimi decenni. Una situazione che il sindacato intende affrontare in un confronto pubblico che tenga conto innanzitutto dei principi fondanti della Cgil e della Costituzione: la contrarietà a ogni forma di guerra, il proprio impegno per affermare la pace e uno sviluppo sostenibile.
“Per questa ragione – spiega Serena Morando, segretaria generale Flc Cgil – riteniamo priorità assoluta riaffermare il valore fondamentale della democrazia politica ed economica, quale condizione per l’esistenza del Sindacato Confederale, per le libertà civili e del lavoro. Per un Sindacato Confederale come è la Cgil, la ragione fondamentale di esistere è quella di rendere le donne e gli uomini soggetti dotati di diritti che si realizzano nella loro vita e nel loro lavoro. La contrattazione collettiva, a tutti i livelli, e la solidarietà sono gli strumenti che possono permettere alle lavoratrici e ai lavoratori, tramite l’azione sindacale, di migliorare le loro condizioni di lavoro e di partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese per affermare una pari dignità tra lavoro e una reale giustizia sociale. In questi anni così non è stato. Nel nome della globalizzazione, il lavoro è stato svalorizzato fino a rendere sempre più insicuri i luoghi di lavoro, mettendo a rischio la vita delle persone che lavorano; la ricchezza si è concentrata nelle mani di pochi, il potere economico e finanziario ha prevalso sulla politica e sugli Stati, indebolendo così la democrazia“.
Davanti a questa situazione “è necessario che la CGIL continui nel suo impegno teso a prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione nei confronti delle donne e di tutte le soggettività. Sarà necessario mettere al centro dell’azione contrattuale e sociale il tema della dignità, della libertà, dei diritti, del lavoro e delle ingiuste disparità; consolidare i percorsi per la difesa e la conquista dei diritti sociali; favorire la cultura del rispetto. E proprio il Congresso rappresenta l’occasione per approfondire l’elaborazione programmatica e la declinazione di questo nuovo modello di sviluppo, per dare seguito ad un confronto già avviato da tempo con soggetti che vogliono insieme a noi essere protagonisti di un cambiamento profondo della società, fondato sui diritti, sulle libertà e sulla pace. Per queste ragioni è necessario che il Congresso diventi occasione proficua di discussione, confronto e dibattito a partire dalle Assemblee di base che convocheremo in tutto il territorio provinciale e a cui vi chiedo caldamente di partecipare“.