Autore Redazione
venerdì
28 Ottobre 2022
07:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Da Visioni47 uno sguardo al Teatro Sociale di Valenza

Presentate al circolo culturale di Via Trotti la stagione APRE e le tante attività del teatro valenzano
Da Visioni47 uno sguardo al Teatro Sociale di Valenza

ALESSANDRIA  – Visioni47 è un circolo culturale dove si parla, dove le idee nascono e vengono coltivate. Ha, dice Salvatore Coluccio,il compito di comunicare quello che succede in provincia” e ieri, 27 ottobre,  ha ospitato una presentazione-incontro della stagione APRE del Teatro Sociale di Valenza. Non una conferenza stampa, ma una serata conviviale, fatta di musica, di assaggi di performance di protagonisti sia della stagione che dei corsi di Valenza Pedagogica, l’offerta formativa del Sociale. Un’atmosfera artistica trasmessa fin dall’inizio dall’esibizione del chitarrista Antonino Salamone, cui è affidato il corso di chitarra acustica. Salamone, in arte RednakS, che letto all’inverso suona come il suo nome africano Skander, ha radici sia europee che africane e la sua musica è intrisa di anime culturali diverse. Tante le anime anche della stagione APRE, con la direzione organizzativa di Roberto Tarasco e quella organizzativa della  Coop CMC/Nidodiragno di Angelo Giacobbe. APRE “si propone ad un pubblico eterogeneo, è crossover”,  ha spiegato Giacobbe, il cui lavoro negli ultimi anni  è stato “creare flussi di penetrazione tra diverse città”, in particolare con Alessandria, rimasta per anni senza un teatro comunale. Ma “l’attraversamento è anche tra generi teatrali”, in un cartellone con spettacoli diversi  la cui direzione volge verso le esperienze di nuova narrazione.

APRE è anticipata da Valenza Alchemica, l’iniziativa, con cui “cerchiamo di trasformare la materia in intelligenza”, promossa da Roberto Tarasco e PotenzialiEvocatiMultimediali il 28 e il 29 ottobre. La due giorni inaugura un ciclo di eventi e “apre una fase nella vita della città con il suo approccio alla cultura e alle arti”, ha spiegato Giovanni Bosco, padre di Yel Bosco, l’artista mancata lo scorso anno ad appena 60 anni cui Valenza Alchemica è dedicata. Gli spettacoli saranno a ingresso gratuito, grazie al contributo della famiglia Bosco e qui si può consultare il programma.

Il primo spettacolo di APRE sarà il 4 novembre, con lo scrittore e divulgatore Roberto Mercadini  e Guido Catalano, vera e propria rockstar della poesia italiana. Sei gli spettacoli in cartellone, con protagonisti illustri come Stefano Massini (in “Alfabeto delle emozioni” il 26 novembre) e Fabio Troiano ( il 3 marzo in “Il dio bambino” con testi e musiche di Gaber e Luporini), ma anche con la compagnia Teatro Aperto della nostra zona, diretta da Simona Barbero in “Innamorati”, tratto dalla commedia goldoniana (il 18 febbraio). L’8 dicembre saranno in scena i PotenzialiEvocatiMultimediali (PEM) diretti da Gabriele Vacis con il loro “Prometeo”, che ha debuttato un mese fa al Teatro Olimpico di Vicenza. Protagonisti di Valenza Alchemica e presenti a Visioni47 con le loro performance teatrali, i PEM sono un valore aggiunto del Sociale, che si è arricchito di una compagnia stabile, composta da venti giovani attori, quasi tutti diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino.  Nel cartellone, eterogeneo come promesso, spicca la danza contemporanea, contaminata da “forti componenti ironiche e altri linguaggi”, nello spettacolo  “Un Poyo Rojo”, nato in Argentina e interpretato da Alfonso Barón e Luciano Rosso, in scena il 4 febbraio.

APRE è un titolo, ma soprattutto una dichiarazione d’intenti, “è il claim di ciò che facciamo al Sociale”, dice Tarasco, “la stagione è un pezzo di ciò che può avvenire in un teatro. In molte città i teatri sono chiusi in parecchie giornate, la sfida che ci siamo dati è quella dell’apertura”. E infatti il Teatro di Valenza ha anche un cinema, un piccolo gioiello con un’ottima acustica, utilizzato anche dall’UniTre, che sta proponendo dei film, e che serve per altre attività parallele che tengono aperto il teatro. Di questa vita che pulsa nelle pareti del Sociale è parte integrante Valenza Pedagogica, con i seguitissimi corsi di teatro per bambini e ragazzi tenuti da Luca Zilovich, con quelli per giovani e adulti a cura di Daniela Tusa e Angelo Prati, con il corso di chitarra acustica con Antonino Salamone e con quello di canto corale per bambini con Monica Bursi.  Ed è stato con un piccolo esempio collettivo del potere unificante della musica, sotto la guida di Monica Bursi, e poi con le  “Poesie jazz per cuori curiosi” di Paolo Fresu, lette da Angelo Prati, che è terminato l’incontro-racconto di APRE e di tutto ciò che succede al Teatro Sociale di Valenza. Rimane solo da partecipare. Tutte le info sul sito www.valenzateatro.it/info/

Condividi