Autore Redazione
giovedì
10 Novembre 2022
17:42
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Cronaca - Alessandria

Federazione medici di famiglia: “Casi influenza 4 o 5 volte più alti rispetto a standard”

Federazione medici di famiglia: “Casi influenza 4 o 5 volte più alti rispetto a standard”

ITALIA – Partenza ‘sprint’ dell’influenza, con casi4 o 5 volte superiori rispetto agli standard dello stesso periodo nelle normali stagioni influenzali, quelle precedenti al Covid“. Si conferma “il trend che avevamo già visto lo scorso anno“. E sono “molti i giovani che in questo periodo si stanno ammalando“. Lo ha spiegato Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).

La sorveglianza dell’epidemia influenzale in genere – spiega Scotti – parte tra la 42esima e la 46esima settimana dell’anno, ovvero le ultime settimane di ottobre. E i dati raccolti in questa fase già testimoniano contagi più elevati degli anni pre-Covid. Al momento, alla 43esima settimana, abbiamo un livello di quasi 5 pazienti ogni mille a fronte dei 3 dell’anno scorso che già erano tanti, e dell’1 su mille delle altre epidemie influenzali pre pandemiche“. Accelerazione iniziale a parte, continua il leader della Fimmg, “non sappiamo davvero come evolverà la situazione. Lo scorso anno, dopo l’avvio accelerato, l’influenza si è mantenuta molto bassa, ridotta di almeno un terzo rispetto ai picchi che conoscevamo prima della pandemia“.

Quello che è certo “è che ora abbiamo questo impatto iniziale elevato, legato al fatto che la popolazione è più vulnerabile perché c’è un’ampia fascia di persone che, negli anni della pandemia, non ha praticamente incontrato il virus influenzale grazie alle misure anti Covid, soprattutto i più giovani, o non si è vaccinato contro l’influenza. Si pensi che i bambini sotto i 5 anni oggi sono a 20 casi su mille rispetto agli anziani, tendenzialmente più vaccinati, che sono intorno ai 2 su mille. Abbiamo quindi un’ampia parte di popolazione sana che non ha contratto il virus negli anni scorsi e che oggi è più esposta“. Non a caso “tra i nostri pazienti è soprattutto la popolazione giovane, in età produttiva, quella in cui si registrano casi d’influenza“, conclude.

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