15 Novembre 2022
05:00
Nelle aziende piemontesi previste 27.660 assunzioni a novembre, in calo rispetto a un anno fa
PIEMONTE – Rallentano le assunzioni nelle imprese piemontesi. In base ai dati diffusi da Unioncamere Piemonte, in questo mese di novembre le aziende della nostra regione ricercano 27.660 lavoratori e 90.390 per l’intero trimestre novembre 2022 – gennaio 2023. Rispetto a un anno fa, le previsioni delle imprese segnano una “diminuzione consistente”. A livello mensile le aziende prevedono 9.103 ingressi in meno rispetto al mese di novembre del 2021. Il calo è ancora più marcato se si guarda al dato trimestrale. Le entrate programmate per il periodo novembre 2022-gennaio 2023 risultano inferiori di 17.190 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati relativi a novembre 2022 risultano comunque superiori al periodo pre-pandemico. Rispetto al mese di novembre 2019 oggi sono previste 2.700 entrate in più a livello mensile e 14.880 in più nel trimestre.
In Italia le previsioni di assunzioni per novembre 2022 ammontano a circa 382mila. A livello territoriale, 124mila entrate sono previste dalle imprese del Nord ovest, a cui seguono le imprese del Sud e isole (93mila), le imprese del Nord est (89mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 51,9%) e le imprese del Centro (77mila).
Questi sono alcuni dei dati, contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato mensilmente da Unioncamere e ANPAL.
Il 72,6% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 21,5% lavoratori somministrati, il 2,1% collaboratori e il 3,8% (in netto calo sul mese precedente quando pesava il 7,2%) altri lavoratori non alle dipendenze.
Il 62% delle entrate programmate avverrà con contratti a tempo determinato, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 26% dei casi e dai contratti di apprendistato con l’8%. Pesano, infine, il 4% gli altri contratti.
Delle 27.660 entrate previste in Piemonte nel mese di novembre 2022, il 15% è costituito da laureati, il 29% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 22% e il 34%.
A livello settoriale sono sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 18.300 entrate, il 66% del totale (5.410 unità in meno rispetto a quanto previsto a novembre 2021). L’industria prevede 9.350 entrate, generando circa il 34% della domanda totale del mese e segnando un calo di 3.720 entrate rispetto a novembre 2021. Nel dettaglio 7.240 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 2.120 quello edile.
Tra i servizi si rileva un forte interessamento del commercio, 11.590 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 13% delle 90.390 entrate complessive del periodo novembre 2022–gennaio 2023, dei servizi alle persone (12.080 entrate) e dei servizi di alloggio e ristorazione/servizi turistici con 10.260 assunzioni (11% del totale). Tra i comparti industriali le industrie meccaniche ed elettroniche prevedono 7.310 entrate nel trimestre, ben l’8% del totale complessivo.
Delle entrate previste a novembre 2022 in Piemonte, il 23% sarà destinata a professioni commerciali e dei servizi, il 20% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 35% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 13% delle assunzioni del mese.
Per una quota pari al 34% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 50,7% per l’area commerciale e della vendita e scende al 26,1% per l’area amministrativa.
Per il 62% delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; il 23% delle entrate applicherà soluzioni creative e innovative e il 14% dovrà coordinare altre persone.
A livello di area di aziendale il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione del servizio (41,2%), seguita dall’area commerciale e di vendita (18,2%) e da quella tecnica e di progettazione (15,9%), che – come nei mesi precedenti – riscontra la maggior difficoltà di reperimento delle figure richieste (61,7%). L’area della logistica pesa il 14,4%, mentre l’area amministrativa e l’area direzionale generano una quota rispettivamente pari al 5,3% e 5,0%delle assunzioni previste.
A novembre in 47 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, dato in lieve diminuzione rispetto al mese precedente (48) e analogo alla media nazionale di novembre (47). La mancanza di candidati è la motivazione prevalentemente segnalata dalle imprese (31%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (12%).
Tra i profili più difficili da reperire in regione a novembre 2022 si segnalano: Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (l’86% è di difficile reperimento); Dirigenti e direttori, per i quali la difficoltà di reperimento è dell’81%; Medici e altri specialisti della salute (si trova difficoltà nel 71% dei casi); Personale generico nelle costruzioni (80 figure ricercate con difficoltà nel 67% dei casi); Conduttori di mezzi di trasporto, con 1.720 figure ricercate nel mese e un grado di difficoltà del 68% e Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, con una difficoltà di reperimento pari al 68% e circa 1.360 figure ricercate.
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