15 Novembre 2022
18:58
Stretta contro la “movida violenta”: il Questore emette tredici divieti d’accesso a bar e locali notturni
ALESSANDRIA – Anche nel mese di ottobre la Questura di Alessandria ha dedicato la massima attenzione al fenomeno della violenza giovanile e alla “movida violenta”. Sono stati, infatti, 13 i “Daspo Willy” scattati il mese scorso. Le misure di prevenzione sono state emesse dal Questore, sulla scorta dell’attività istruttoria della Divisione Anticrimine, nei confronti di altrettanti giovani a cui è stato interdetto l’accesso a bar e discoteche di Alessandria, Ovada, Novi Ligure e San Salvatore Monferrato per periodi variabili da sei mesi a due anni.
Nella quasi totalità dei casi il provvedimento è stato adottato a seguito dell’intervento delle Forze di Polizia in occasione di violente aggressioni o risse, che hanno messo in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica. Tra questi un episodio di particolare gravità si era verificato nel mese di luglio a San Salvatore Monferrato, nel corso dell’evento musicale “Sansapalooza”, quando due gruppi contrapposti di giovani, italiani e albanesi, si erano affrontati con violenza in una rissa proseguita anche in esercizi pubblici vicini. (AGGIORNAMENTO: Il direttivo di SanSaPalooza, in una nota inviata alla redazione, ha puntualizzato che il fatto non si era verificato “nel corso dell’evento musicale“ in quanto festival “era già finito da più di un’ora e mezza”).
In un altro caso il provvedimento è stato applicato nei confronti di un cittadino straniero irregolare sul territorio nazionale che era stato trovato in possesso di un consistente quantitativo di sostanza stupefacente vicino una discoteca. Oltre all’arresto, eseguito da personale delle Volanti, è scattato il divieto di accedere ai bar e alle discoteche di Alessandria per due anni.
Il DACUR (Divieto di Accesso alle Aree Urbane) “Willy”, introdotto nel 2020 dopo l’omicidio del ventunenne Willy Monteiro Duarte, a Colleferro (RM) ha notevolmente ampliato l’ambito applicativo del divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico intrattenimento. È prevista, infatti, la possibilità di applicare la misura anche nei confronti di soggetti denunciati per gravi episodi di violenza commessi nei locali pubblici o in caso di denuncia per spaccio di sostanze stupefacenti.