Autore Redazione
venerdì
9 Ottobre 2015
03:00
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Cronaca - Casale Monferrato

Bonifica amianto: entro il 2017 la battaglia contro il polverino sarà vinta

Bonifica amianto: entro il 2017 la battaglia contro il polverino sarà vinta

CASALE – Entro il 2017 Casale Monferrato si libererà completamente del polverino, la causa di inquinamento da amianto più grave e più pericolosa per la salute. Lo ha sottolineato l’amministrazione in occasione dell’insediamento del Comitato di garanzia per il monitoraggio, l’informazione e la comunicazione sulla lotta contro la fibra killer. Su 172 siti di polverino censiti, 118 sono stati bonificati e 54 sono ancora da bonificare. Tra questi, in 31 siti sono stati avviati i cantieri avviati, mentre altri sono in avvio o in fase di gara, e si stima che saranno completati entro la metà del 2016. I restanti 23 siti sono ancora da progettare. Lo ha riferito il vice sindaco, con delega all’Ambiente, Cristina Fava.

Per i progetti di bonifica da polverino relativi al secondo semestre 2014 ma ritardati a quest’anno per problemi legati al Patto di stabilità, sono stati stanziati complessivamente 643.000 euro. Per progetti relativi al 2015 e già approvati, gli stanziamenti sono pari a 1.368.000 euro.

A proposito delle coperture private, alla fine dell’anno scorso sono stati liquidati tutti i contributi relativi alle fatture consegnate, per un totale di 1.308.041,50 euro. A gennaio è stata eseguita la ricognizione di tutte le situazioni presenti in graduatoria (circa 1400 domande, presentate fra il 2006 e il 2012), e sollecitati quanti non lo avevano ancora fatto a consegnare i documenti necessari a ottenere i rimborsi. Per le coperture pubbliche, nei 22 comuni sui complessivi 48 del Sito di interesse nazionale che hanno preparato progetti di bonifica, sono previsti quest’anno pagamenti per circa 500.000 euro.

Nel complesso, la spesa media annua del Comune di Casale per il programma di bonifica fra il 2006 e il 2014 è stata di 2,5 – 3 milioni di euro l’anno in conto capitale, ai quali vanno aggiunti circa 450 mila euro di spese correnti, per un totale dunque di 3-3,5 milioni di euro. Il programma comprende le bonifiche dei vari tipi di amianto e il loro smaltimento, con realizzazione e gestione di un’apposita discarica, oltre al monitoraggio, al controllo e all’organizzazione dell’intero sistema.

Dallo scorso gennaio, l’importo complessivo delle attività avviate è pari a oltre 6,6 milioni in conto capitale, a cui vanno aggiunti 845.000 euro di spesa corrente, per un totale di circa 8 milioni. In questa somma non sono ancora conteggiate le attività per ordinanze, nuovo bando, chiusura primo lotto nuova discarica ed eventuali spese per la bonifica della palazzina uffici. Dopo i chiarimenti forniti a luglio dal Ministero dell’economia e finanze è stato riscontrato che lo svincolo del patto di stabilità per il 2015 non vale sulle spese correnti: pertanto l’importo di 845.000 previsto dovrà essere ridotto e contenuto nei limiti di patto. Il Comitato ha anche per questo sottolineato la necessità di estendere l’esenzione dal patto di stabilità per tutta la durata del programma di bonifica, non vincolandola ai singoli anni e ai trasferimenti regionali, per poter dare continuità alle spese.

Fino ad oggi i trasferimenti regionali per il programma amianto pervenuti a partire da gennaio 2015 ammontano a circa 2,38 milioni di euro. Più voci, all’interno del Comitato, hanno chiesto di sollecitare il governo affinchè i fondi siano trasferiti al Comune con procedure più snelle.

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