8 Ottobre 2015
22:00
La StrAlessandria si corre sul Meier. L’arco cambia partenza e arrivo della corsa
ALESSANDRIA – Quando l’arco del Ponte Meier ha iniziato a svettare nel cielo, nella mente del comitato organizzatore della StrAlessandria è subito apparsa un’immagine: il fiume di persone sul ponte di Verrazzano durante la Maratona di New York. Tra qualche mese anche Alessandria avrà un ponte degno della Grande Mela, o quanto meno firmato da un archistar che proprio a New York ha il suo studio, e tra qualche mese anche il capoluogo avrà “la sua maratona”. Da qui l’idea, poi diventata progetto, di spostare partenza e arrivo della StrAlessandria 2016 dalla tradizionale location di fronte al Comune alle sponde del fiume Tanaro. Il prossimo 13 maggio, ha annunciato l’assessore alla Coesione Sociale, Mauro Cattaneo, i runners alessandrini si raduneranno proprio sul Meier per attraversare poi la città “di corsa” e tagliare il traguardo nuovamente sulle sponde del Tanaro. “Visto che il ponte è stato sempre presentato anche dall’architetto americano come una piazza sospesa sul fiume, quale migliore occasione di un evento che raduna sempre tanti alessandrini per una nostra speciale inaugurazione?”
Il nuovo punto di partenza e arrivo della corsa quindi, è stato deciso, anche se resta condizionato dalla data di fine lavori. Il sindaco Rita Rossa nei giorni scorsi era stata “categorica” sul cronoprogramma: il ponte dovrà essere percorribile a marzo “se non prima”. Proprio per verificare lo stato di avanzamento dei lavori anche i membri della Commissione Territorio, giovedì pomeriggio, si sono radunati sulle sponde del fiume Tanaro.
Un faccia a faccia con l’Ingegnere Capo del Comune, Marco Neri, all’ombra dell’arco del Meier in cui a tenere banco sono state soprattutto le pendenze della future rampe di accesso al ponte. Anche se tutte “a norma di legge” come rimarcato dal Dirigente del Comune, per il consigliere Paolo Berta dislivelli del 4.5% potrebbe rappresentare un problema per i cittadini disabili, o anche solo per gli anziani. Difficoltà che secondo l’esponente della maggioranza si potrebbero però limitare prevedendo degli spazi di sosta sulle rampe della parte ciclopedonale del ponte che consentirebbero a chi è costretto su una carrozzina di ‘riprendere fiato’ in salita e frenare la discesa. Per legge, ha spiegato l’Ingegnere Capo, gli spazi di sosta sono però previsti “in caso di pendenze dell’8%” e per questo non sono state inserite in un progetto comunque “validato”.
“Anche il Ponte di Calatrava di sicuro era stato validato, peccato però che l’hanno fatto tutto a scalini” ha fatto notare con disappunto il consigliere Berta. Anche se modificare oggi le rampe potrebbe “non essere semplice” uno sforzo, o quantomeno un tentativo, va certamente fatto se davvero il Meier deve diventare una “piazza sospesa sul fiume” dove si spera possano accedere facilmente tutti i cittadini. Impegno assunto giovedì dai consiglieri comunali è stato quindi di verificare questa possibilità con l’Ingegnere Capo che, parlando di disagi, lunedì incontrerà anche i residenti di via Fermi proprio nell’area del cantiere. Un confronto sollecitato dai consiglieri Ciro Fiorentino e Giovanni Barosini, ha voluto precisare proprio l’esponente della Federazione della Sinistra “per discutere delle modifiche alla viabilità che già oggi stanno creando problemi a questi cittadini e spiegare cosa succederà poi una volta aperto al traffico il ponte”.
Tatiana Gagliano