30 Novembre 2022
05:27
Associazione Donatrici Sangue Cordone Ombelicale riparte dalla presidenza di Nadia Biancato
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Si torna a parlare di donazione del cordone ombelicale dopo anni di oblio perché le prospettive terapeutiche sono in aumento grazie alla ricerca scientifica.
La prima volta che si è parlato di donazione del cordone ombelicale in provincia di Alessandria è avvenuto all’interno di una assemblea dello Zonta Club Alessandria. Era l’estate 2004: la past president Nadia Biancato, di rientro dalla Convention di Zonta International che quell’anno si teneva a New York, condivise con le colleghe l’impegno assunto con l’approvazione di una risoluzione che sensibilizzava tutti i Club del mondo a fare informazione sull’uso delle cellule staminali contenute nel cordone ombelicale.
In pochi mesi si presero i contatti con Adisco Piemonte e si creò ad Alessandria la prima Sezione Territoriale italiana (ancora oggi altrove esistono solo rappresentanze regionali) per sensibilizzare le future mamme alla donazione del cordone. Per consentire tale donazione, Zonta Club Alessandria sostenne l’Azienda Ospedaliera donando una frigo-emoteca idonea al trasporto delle sacche di sangue alla Banca del Sangue Cordonale a Torino. Per tanti anni il sangue cordonale ha fatto questo percorso: raccolto in Alessandria e imbancato a Torino quando idoneo a scopo di trapianto. A distanza di quasi vent’anni l’utilizzo è cambiato ed è cambiata la mission della locale Sezione Adisco che ha rinnovato i suoi vertici.
E’ proprio Nadia Biancato a guidare l’Associazione Donatrici Sangue Cordone Ombelicale delle provincie di Alessandria e Asti. In passato – dal 2005 al 2016 – era stata vice presidente. Un consiglio direttivo completamente rinnovato per operare in stretta connessione con l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ma pronta a svolgere lo stesso ruolo di sostegno verso l’Ospedale di Asti. Affiancano Biancato (che fino al 2024 sarà anche presidente provinciale dell’Associazione Italiana Donatori Organi Tessuti e Cellule), la vice presidente Maria Angela Pozzoli (presidente di Zonta Club Alessandria al momento della nascita di ADISCO nel 2005) e la segretaria-tesoriera Simonetta Bisio (che di Zonta Club Alessandria è l’attuale presidente). Il Consiglio è ulteriormente composto da Silvia Magrassi, cardiologa dell’Ospedaletto di Alessandria, Pino Massara, presidente del Gruppo Avis di Alessandria, Carla Gallini (anche lei past president di Zonta Club) e Patrizia Morandi, anima della Sezione Femminile della Croce Rossa Italiana da molti anni.
“La pandemia ha bloccato per alcuni anni la raccolta del sangue cordonale. E ha fatto da cesura tra il prima e il dopo. Dallo scorso luglio l’attività di raccolta all’interno dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera diretta dal dr. Davide Dealberti è ripartita. Una mamma su tre dona il suo cordone in assoluta controtendenza rispetto al resto del territorio nazionale dove le percentuali non arrivano al 3% dei parti. E in questi primi mesi è stato possibile inviare alla Banca Regionale del Sangue Cordonale 12 sacche di sangue idoneo al trapianto. Fino a poco tempo il sangue cordonale o era destinato al trapianto per curare gravi patologie, quali le leucemie, nei bambini, oppure alla ricerca. Da qualche tempo essendo l’Ospedale di Alessandria l’unica “succursale” della Banca Regionale, il sangue cordonale può essere utilizzato in loco per altri impieghi straordinari, come la preparazione di prodotti per la medicina rigenerativa in qualità di fonte terapeutica. Anche in questa direzione rivolgeremo il nostro supporto di sensibilizzazione: chi dona il cordone ombelicale che ha alimentato per 9 mesi il proprio bambino, deve sapere che non solo può consentire ad un altro bambino di essere curato ma che può contribuire a curare persone adulte, con altri usi oggi possibili. Ma il meglio deve ancora venire, dando compimento a quell’impegno per la quale 18 anni fa ho portato in Alessandria le istruzioni di Zonta International per un’azione di service ha dato straordinari risultati sul campo grazie all’impegno dei miei predecessori, Oria Trifoglio, Cleonice Penna, Cesarina Berta e Roberto Chiapponi, e altri ne darà in futuro” afferma la presidente Biancato che si riferisce non solo allo straordinario lavoro coordinato da Laura Mazzucco, biologa della Medicina Trasfusionale dell’AO AL e Referente del Biorepository aziendale, ma anche agli studi appena avviati a livello biologico e molecolare con l’Università del Piemonte Orientale grazie all’integrazione attuata dalla SSD Laboratori di Ricerca, che si aggiungono quindi ai protocolli di ricerca coordinati dal Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione dell’Ospedale, diretto da Antonio Maconi. Ad inizio 2023 le prime iniziative promosse dal nuovo consiglio Adisco.