Autore Redazione
giovedì
22 Dicembre 2022
05:51
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Cronaca - Alessandria

“Una via crucis per prenotare una visita oncologica”: l’amarezza di una cittadina sull’Ospedale di Alessandria

“Una via crucis per prenotare una visita oncologica”: l’amarezza di una cittadina sull’Ospedale di Alessandria

ALESSANDRIA – “La mia via crucis per prenotare una visita oncologica”. Si intitola così la lettera di una 71enne alessandrina che ha scritto alla redazione di Radio Gold per rimarcare i disagi affrontati per prenotare una visita oncologica di controllo all’Ospedale Santi Antonio e Biagio. “Un’odissea quando ho chiamato lo 0131-206155, il numero dedicato alle prenotazioni dei pazienti oncologici. Nel corso degli ultimi 5 anni il numero è cambiato alcune volte, così come gli orari di accesso, ma, chiamando negli orari indicati, ho sempre ricevuto risposta da impiegati gentili, invece questa volta niente da fare, il numero continuava a suonare a vuoto”.

“Ho pensato” ha proseguito la donna “che magari ci fosse una qualche chiusura per le festività natalizie, anche se mi sembrava strano, per cui ho fatto il numero del centralino per cercare informazioni, e con mia sorpresa il centralino, che era già a conoscenza del problema, mi ha passato l’Ufficio Relazioni col Pubblico. La gentilissima signora dell’URP mi ha detto che il servizio non era più svolto dagli impiegati dell’Ospedale per carenza di personale, che era stato quindi affidato a una cooperativa, della quale ovviamente lei non rispondeva ma, per cercare di aiutarmi, mi ha detto di mandare una mail, con il mio numero di telefono, a lei, che l’avrebbe girata alla cooperativa, e che sarei stata ricontattata a breve, speriamo, per il sospirato appuntamento. A questo punto ho chiesto se potevo essere avvisata via mail, visto che spesso lascio il cellulare a casa. Mi è stato detto di no, soltanto via telefono. Ho anche proposto l’ipotesi di recarmi di persona in ospedale, ma nemmeno questo si può fare. A quanto pare l’accettazione oncologica non fa più le prenotazioni, bisogna per forza rivolgersi al numero telefonico-fantasma”.

“Al di là della personale cortesia della signora dell’URP, che ho vivamente ringraziato, sono rimasta esterrefatta da un tale peggioramento del servizio. Sono anziana, ma per fortuna me la cavo molto bene con il computer, ho la mia mail e la uso frequentemente, ma conosco tante persone, mie coetanee o ancora più anziane, che la mail non sanno neanche cos’è, e nemmeno sanno destreggiarsi molto bene quando vengono palleggiati da un servizio all’altro. Mi piacerebbe proprio sapere innanzitutto il nome e le referenze della fantomatica cooperativa, se la Direzione Sanitaria vigila sull’operato del personale e se ne è soddisfatta, visto che non credo di essere l’unica persona a reclamare perché ha incontrato queste difficoltà” ha concluso la cittadina.

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