29 Dicembre 2022
15:10
Arpa: “Nell’area esterna al Polo Chimico ancora contaminanti storici e Pfas”
ALESSANDRIA – Arpa Piemonte sta concludendo in questi giorni la quarta campagna trimestrale di campionamento delle acque sotterranee nell’area del polo chimico di Spinetta Marengo. A partire dal 2021, l’Agenzia ha incrementato sia la frequenza dei campionamenti, diventata trimestrale, sia il numero di piezometri monitorati (sia interni che esterni al polo chimico). Rispetto alla media degli anni precedenti (34 campioni/anno dal 2014 al 2020), i campioni prelevati nel 2021 sono stati 113.
Come riportato sul sito di Arpa Piemonte, arrivati alla conclusione della quarta campagna trimestrale del 2022, i tecnici dell’Agenzia hanno prelevato complessivamente 111 campioni di acque sotterranee da piezometri interni ed esterni al sito industriale.
Tutti i campioni sono sottoposti ad analisi chimiche per la determinazione degli inquinanti normati dal D.Lgs152/06 e s.m.i. e degli inquinanti non normati / emergenti, in particolare i PFAS.
L‘aggiornamento dei dati si riferisce ai 36 piezometri campionati da Arpa nella campagna giugno 2022, di cui 27 in area interna e 9 in area esterna al sito, per la ricerca, nei diversi livelli acquiferi, sia degli inquinanti normati dal D. Lgs 152/2006 sia dei PFAS.
Area interna allo stabilimento
Nel livello più superficiale della falda (livello A), i dati Arpa riferiti alla campagna di giugno 2022 “non evidenziano per i PFAS significative variazioni rispetto ai monitoraggi precedenti”. Le concentrazioni più elevate di cC6O4 permangono nell’area dove è attiva la MIPRE, mentre in alcuni piezometri ubicati in altre aree interne allo stabilimento si osserva “una diminuzione di concentrazione rispetto ai dati di marzo 2022″. Sono stati riscontrati anche ADV e altri PFAS in “concentrazioni superiori al limite di quantificazione (LOQ)”.
Il cC6O4 ha fatto registrare, tra i piezometri controllati da Arpa, la concentrazione minima di 0,15 μg/l e massima di 832 μg/l; per il composto ADV a giugno 2022 la concentrazione massima rilevata è stata pari a 55,5 μg/l, la minima è di 0,15 μg/l.
In area interna è presente anche il PFOA con una concentrazione massima rilevata da Arpa pari a 95 μg/l (concentrazione minima di 0,31 μg/l).
Relativamente ai cosiddetti “inquinanti storici”, in alcuni piezometri interni allo stabilimento filtrati nel livello più superficiale dell’acquifero, Arpa continua a registrare “il superamento degli obiettivi di bonifica sito specifici” (CSR – Concentrazione Soglia di Rischio) dei parametri Cloroformio e Tetracloruro di Carbonio: a giugno 2022 il valore massimo riscontrato per il Cloroformio è pari a 213 μg/l (rispetto ad una CSR di 65 μg/l), mentre per Tetracloruro di Carbonio è pari a 384 μg/l (rispetto ad una CSR di 66 μg/l).
Il Triclorofluorometano nei piezometri verificati a giugno 2022 da Arpa non supera la CSR (2.370 μg/l); la maggiore concentrazione riscontrata è pari a 294 μg/l. Si segnala, inoltre, la presenza di Diclorofluorometano, per cui non esistono limiti di riferimento, in concentrazione massima pari a 48 μg/l.
Anche in questa campagna è stata rilevata la presenza di composti trialometani Bromoformio, Dibromoclorometano e Bromodiclorometano. Le maggiori concentrazioni sono state riscontrate da Arpa nei piezometri fenestrati nel Livello A ubicati nell’area centrale dello stabilimento, con superamenti delle CSC in alcuni punti.
Per quanto riguarda i parametri inorganici, i dati di giugno 2022 di Arpa confermano “in diversi piezometri” la presenza di Cromo esavalente, Cromo totale, Nichel, Antimonio e Arsenico in concentrazioni superiori alle CSC.
Arpa segnala infine la presenza di Fluoruri in “concentrazione molto elevata in diversi piezometri”, con concentrazioni variabili da 2.946 a 57.404 μg/l a fronte di una CSC di 1.500 μg/l.
Relativamente al livello intermedio dell’acquifero (livello B), dai dati Arpa relativi a piezometri interni al sito, emerge la presenza di PFOA e ADV alle concentrazioni massime rispettivamente di 0,15 μg/l e 0,4 μg/l, mentre il cC6O4 è risultato inferiore a 0,04 μg/l (limite di quantificazione LOQ).
Relativamente ai contaminanti “storici”, nei piezometri monitorati da Arpa risultano la presenza di Cloroformio, Tetracloruro di carbonio, Triclorofluorometano e Cromo esavalente in concentrazioni superiori alle CSC e ai limiti fissati dalla normativa.
Relativamente al piezometro nel livello più profondo dell’acquifero (livello V) a giugno 2022 Arpa non rileva la presenza di cC6O4, ADV N2 e PFOA (risultati inferiori al limite di quantificazione). Gli inquinanti storici non hanno mostrato superamenti delle CSC.
Area esterna allo stabilimento
All’esterno del sito – nel livello più superficiale della falda (livello A) – Arpa conferma la presenza di contaminanti lungo la direzione del deflusso di falda oltre l’area di influenza della barriera idraulica, sia per quanto riguarda i PFAS che per gli inquinanti storici.
Si osservano valori di PFOA che oscillano tra 0,27 μg/l e 3,56 μg/l (superando quindi il valore standard di qualità ambientale di 0,5 μg/l), di ADV N2 tra 0,09 μg/l e 5,18 μg/l, di cC6O4 tra 0,14 μg/l e 0,86 μg/l). Esternamente allo stabilimento è stata riscontrata anche la presenza di altri PFAS (PFBA, PFHxA, PFDA, PFHPA, PFNA e PFPeA) in concentrazioni superiori al limite di quantificazione.
Per gli inquinanti storici, i risultati di Arpa mostrano concentrazioni elevate di diversi inquinanti a carico dei piezometri più distanti dallo stabilimento ubicati lungo l’asse di propagazione della falda. In particolare, si segnalano superamenti dei limiti di legge o fissati da pareri ISS per i parametri Cromo VI, Cromo totale, Cloroformio, Tetracloruro di Carbonio, Tetracloroetilene, Tricloroetilene. Si registra, inoltre, la presenza di Triclorofluorometano e Diclorodifluorometano.
Nel livello intermedio della falda (livello B) all’esterno del sito, sono state quantificate da Arpa concentrazioni di PFOA e ADV pari rispettivamente a 0,44 μg/l e 0,2 μg/l, mentre il cC6O4 è risultato inferiore al limite di quantificazione.
Gli esiti delle attività di Arpa sono trasmessi alla Provincia, al Comune di Alessandria e all’ASL.
Nella galleria, le carte di Arpa Piemonte rappresentative dei valori riscontrati dall’Agenzia a giugno 2022 per i composti cC6O4, PFOA, ADV, Cloroformio, Tetracloruro di Carbonio e Fluoruri.