2 Gennaio 2023
05:00
Stangata 2023: i rincari stimati superano i 2.384 euro annui
ITALIA – Dopo un 2022 all’insegna dei rincari, le stime degli aumenti del 2023 di Federconsumatori non lasciano presagire nulla di buono. L’Osservatorio Nazionale dell’associazione ha calcolato, infatti, un aggravio sui conti delle famiglie di 2.384,42 euro annui.
A trainare gli aumenti saranno i costi dei beni energetici, che incidono fortemente su trasporto e produzione, e quindi sui prezzi al consumo di beni e servizi. Il rialzo del costo di energia elettrica e gas si stima perduri, a fasi alterne, anche nel corso del 2023 e si farà sentire soprattutto da aprile, con la cessazione prevista dal Governo delle misure di sospensione degli oneri di sistema. Per questo Federconsumatori sollecita la conferma del mercato tutelato insieme alla riforma del metodo tariffario.
In “forte rialzo” anche le previsioni dell’associazione dei costi che gli italiani sosterranno nel settore alimentare. Non mancano all’appello, inoltre, gli aumenti delle tariffe del servizio idrico, quelle nel campo della ristorazione e dei trasporti.
“La stangata in arrivo – ha evidenziato Federconsumatori – si abbatterà pesantemente sulla situazione già precaria di molte famiglie, ragion per cui si rende sempre più urgente e necessario un maggiore impegno del Governo in direzione del sostegno ai meno abbienti e della lotta alle crescenti disuguaglianze, anziché i tagli e le limitazioni previste nella legge di bilancio. Vanno in questo senso alcune delle misure che da tempo rivendichiamo, come la sospensione dei distacchi per morosità delle utenze di luce e gas, la garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, l’aumento, su base progressiva, dell’importo dei bonus sociali, il Fondo contro la povertà energetica e la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo”.
“Appare evidente – aggiunge Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori – che di fronte ad aumenti di questa portata, lo stanziamento per la carta risparmio spesa e la sterilizzazione degli oneri di sistema fino a fine marzo non sono sufficienti ad aiutare efficacemente le famiglie. È indispensabile, in tal senso, reperire nuove risorse, anzitutto da un serio contrasto all’evasione e con una riforma fiscale che tassi di più le rendite e i grossi patrimoni e di meno il lavoro e le pensioni; poi attraverso la tassazione fino anche al 100% dei superprofitti oltre una soglia accettabile fatti dalle aziende energetiche, ma introducendo una tassazione anche sugli extraprofitti realizzati dalle società che operano nei settori creditizio, finanziario, farmaceutico e nell’e-commerce. Misure contro la speculazione che sarebbe giusto rendere stabili, non temporanee.”
Di seguito, nel dettaglio, le prime stime degli aumenti previsi in ogni settore da Federconsumatori.
PREVISIONI AUMENTI 2023
EURO ANNUI
AUMENTO IN %
ALIMENTAZIONE
683,82 €
9,20%
ASSICURAZIONI AUTO
66,88 €
4,60%
COSTI BANCARI
11,72 €
1,60%
TARIFFE AUTOSTRADALI
3,60 €
3,80%
TRASPORTI
295,13 €
5,30%
TARI
16,79 €
2,60%
TARIFFE LUCE E GAS
880,80 €
38,40%
TARIFFA ACQUA
42,16 €
6,20%
TARIFFE PROFESSIONALI-ARTIGIANI
91,27 €
4,10%
PRODOTTI E SERVIZI PER LA CASA
101,98 €
3,20%
SCUOLA (MENSE E LIBRI)
24,57 €
4,30%
PRESTAZIONI SANITARIE
53,23 €
3,90%
RISTORAZIONE
95,68 €
5,90%
COMUNICAZIONI
16,79 €
2,20%
TOTALE
2.384,42 €