5 Gennaio 2023
05:00
Più ottimismo tra i commercianti all’avvio dei saldi invernali
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Ovviamente incideranno gli aumenti dell’energia e i vari rincari che da mesi pesano sulle tasche dei cittadini ma all’avvio dei saldi invernali tra i commercianti alessandrini si respira più ottimismo rispetto allo scorso anno.
La presidente provinciale Confesercenti, Michela Mandrino, è “positiva e propositiva”, soprattutto dopo il periodo natalizio. Ovviamente “non è andata bene a tutti”, ha precisato. Nei negozi, però, il bilancio delle feste appena passate è “tendenzialmente positivo”. Il covid, ha ricordato la presidente Confesercenti, per i commercianti è significato due anni di “non lavoro” o “lavoro a singhiozzo” con incassi “a zero, o poco di più, e spese alte come nei periodi di piena attività”. Poi, sono arrivati gli effetti della guerra, l’inflazione e il caro-bollette: “Se prima pagavamo 300 euro di luce oggi ne paghiamo 1200 e i miei non sono numeri dati a caso, perché io stessa sono una commerciante. Durante il periodo natalizio abbiamo però finalmente visto nelle persone la voglia di acquistare qualcosa di nuovo e questo fa ben sperare per l’avvio dei saldi”. Il momento resta comunque complicato: “C’è chi ha perso “la forza economica” per rifornire i magazzini e questo, purtroppo, penalizza gli incassi. Questo è lo scotto che paghiamo uscendo, o almeno spero, da due anni terribili”.
Soprattutto in questi anni caratterizzati da eventi che erano “assolutamente imprevedibili” è ancora più difficile fare previsioni per la direttrice di Ascom-Confcommercio Alessandria, Alice Pedrazzi. Il mondo del commercio, però, nutre “aspettative” per il periodo dei saldi, soprattutto dopo un Natale che, “con i dovuti distinguo per categorie e zone” è stato “abbastanza soddisfacente”. I saldi sono un momento importante e i negozi di vicinato arrivano a questo appuntamento forti della “qualità dei loro prodotti, della chiarezza dei prezzi e degli sconti applicati e con la garanzia di una attenta assistenza al cliente anche nel post acquisto”. La speranza, quindi, è che si possa tracciare un “bilancio positivo” al termine dei saldi e che queste settimane di shopping a prezzi scontati creino le “basi per un 2023 interamente positivo per il commercio”.
Il settore, ha ricordato Alice Pedrazzi, non può però vivere solo di “momenti di picco” come il Natale o i saldi. Le dinamiche del settore “sono completamente cambiate” rispetto al passato e per la direttrice provinciale Ascom richiedono un “riordino complessivo” della materia, quella dei saldi ma non solo: “Quest’anno le partenze anticipate sono state in regioni lontane dalla nostra ma resta comunque aperta la domanda sul calendario per l’avvio e se l’inizio di gennaio sia davvero il momento giusto. Come Confcommercio crediamo che ogni decisione vada presa sulla base di dati e per questo auspichiamo una analisi approfondita. Oltretutto l’anno dura 12 mesi e accanto alla forza propulsiva che hanno i saldi e periodi come il Natale servono anche strumenti e strategie che aiutino a mantenere costante il livello dei consumi durante tutto l’anno”.