9 Gennaio 2023
05:00
Il Piemonte perde appeal sulla rete e slitta al penultimo posto della classifica sulla “reputazione turistica”
PIEMONTE – È ancora basso l’appeal turistico del Piemonte sulla rete e sui social. Nell’ultima indagine condotta da Demoskopika la nostra regione è penultima, davanti solo al Molise.
L’Istituto, quest’anno, ha analizzato oltre 144 milioni di pagine indicizzate, conteggiato poco più di 7 milioni di like e follower sui social, letto ben 53 milioni di recensioni e osservato le performance di 386 mila strutture ricettive delle 20 regioni italiane. Tutti i dati sono stati poi sintetizzati nel “Regional Tourism Reputation Index” che conferma in vetta alla classifica il Trentino-Alto Adige con 117 punti, seguito da Toscana (110,2) ed Emilia-Romagna (104,6). Con un rating di 95,5, il Piemonte, nel 2022 perde, perde tre posizioni rispetto alla classifica dell’anno precedente e slitta in penultima posizione.
L’indagine di Demoskopica va guardata “con interesse” e dice “tanto” sul turismo e sulla capacità di attrarre turisti ma “non dice tutto sul turismo”, ha precisato Marco Novarese, docente di Economia del DIGSPES dell’Università del Piemonte Orientale e direttore del Master a indirizzo turistico nato dalla collaborazione tra l’Upo e Alexala, l’Agenzia di promozione turistica della provincia di Alessandria.
Innanzitutto, ha spiegato il professor Novarese, i numeri generati dalle regioni italiane per costruire la loro reputazione turistica e analizzati da Demoskopika “non sono i dati dei flussi turistici”: “Nella classifica, subito sopra il Piemonte c’è la Valle d’Aosta, che vive di turismo e non molto più in alto, al 14° posto, c’è la Liguria, che di certo vanta importanti flussi”.
Anche guardando ai dati dei flussi, il Piemonte non avrebbe raggiunto la vetta della classifica ma la nostra regione si sarebbe collocata certamente più in alto: “Almeno a metà graduatoria”.
Nell’indagine di Demoskopica, ha spiegato ancora il Docente dell’Upo, si valutano diversi aspetti.
Il primo è la visibilità sulla rete dei portali turistici delle varie regioni: “In prima posizione, non a caso, c’è il Trentino, una regione piccola che ha una identità forte e si potrebbe dire “unica” rispetto al Piemonte, dove ci sono territori con caratteristiche estremamente diverse tra loro e quindi difficili da promuovere in maniera unitaria sulla rete”.
L’indagine di Demoskopica, ha aggiunto Marco Novarese, analizza poi le regioni più cercate sul web: “In Piemonte ci sono forme di turismo diverse. Una persona che vuole andare ad Alba cerca Alba non scrive “Piemonte” in un motore di ricerca e stessa cosa fa chi vuole visitare Torino o il Monferrato. Il Trentino è più compatto del Piemonte, per una semplice questione geografica ma anche perché da noi c’è una tendenza dei territori a dividersi che a volte non è così giustificata. Anche la presenza di più realtà di promozione del territorio può penalizzare la nostra regione in una classifica che valuta questo tipo di parametri. Non è detto che penalizzi il turismo in sé ma la presenza di due uffici di promozione piccoli, che magari si fanno anche concorrenza, anziché uno più grande e strutturato, più ridurre la visibilità sul web”.
La classifica analizza anche le recensioni delle strutture alberghiere: “In cima, qui, c’è il Lazio che ha strutture certamente più grandi e abituate alla presenza e all’accoglienza di turisti. Le recensioni, comunque, non sono necessariamente indicatore delle effettive presenze o della qualità della struttura perché dipendono molto anche dalla tipologia di turista che vi soggiorna. Un albergo o un ristorante frequentati da una clientela più giovane e abituata a usare i social raccoglierà certamente più recensioni rispetto a una struttura che ospita clienti più anziani o che, semplicemente, non amano usare internet e i social”.
La penultima posizione del Piemonte nella classica di Demoskopica per il docente dell’Università del Piemonte Orientale deve certamente far “riflettere” ma non va letta in maniera “drammatica”: “Ovviamente si può, e si deve, fare meglio. Il fatto di avere tante forme di turismo diverse, dalla montagna ai laghi, fino alle terre del vino e alle città d’arte penalizza il Piemonte sotto il profilo della “specializzazione” e rende più complicata la promozione rispetto a regioni che hanno una unica identità e da anni lavorano per promuoverla. La ricchezza del territorio piemontese, però, è una risorsa che va sfruttata. Per farlo serve un forte coordinamento da parte della politica per far lavorare bene, e insieme, i vari territori ma anche molta formazione e specializzazione. Non si può pensare che il Piemonte “è bello” e quindi i turisti arrivano da soli. Bisogna lavorare sul settore del turismo e questa classifica ci dice che, almeno sotto il profilo di internet e dei social, abbiamo ancora molto da imparare. Il terreno, però, si recupera se si decide di investire sul turismo e scegliendo di diventare professionisti in questo settore, anche per quanto riguarda internet e la promozione sui social”.