Autore Redazione
giovedì
12 Gennaio 2023
05:00
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Cronaca - Alessandria

In Diabetologia un corso sui carboidrati: “Non vanno banditi dalle tavole ma impariamo a riconoscerli”

In Diabetologia un corso sui carboidrati: “Non vanno banditi dalle tavole ma impariamo a riconoscerli”

ALESSANDRIA – Spesso demonizzati perché “fanno ingrassare”, i carboidrati “non sono tutti uguali” e, in ogni caso, sono un nutriente importante” che “non deve mancare in una sana alimentazione”.  È fondamentale, però, sapere quale carboidrato si sta mangiando e, soprattutto, stare attenti a “quanti” se ne mangiano.

Saper riconoscere i carboidrati contenuti nei vari alimenti, e consumarli in una quantità adeguata, è importante per tutti ma diventa fondamentale per chi è affetto da diabete. Per questo la Diabetologia ed endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, diretta da Marco Gallo, e l’Adal Odv, l’Associazione diabetici di Alessandria presieduta da Ezio Labaguer, hanno organizzato un percorso educativo che spiegherà alle persone affette da diabete come ottenere un miglior compenso metabolico con una maggiore flessibilità alimentare.

I carboidrati, infatti, non sono banditi dalle tavole delle persone diabetiche, e neppure da quelle di chi segue diete per perdere peso, ha spiegato Cristina Cappa, una delle dietiste che insieme ai medici diabetologi terrà il corso al via da venerdì 13 gennaio nel reparto di Diabetologia del presidio civile di Alessandria.

È bene, però, saperli riconoscere e consumarli in quantità “adatte”. È importantenon esagerare con i carboidrati “semplici” come zucchero, miele, marmellata. Il consiglio della dietista non vale solo per i diabetici perché, in generale, “tutti” dovremmo limitare il consumo di zuccheri, dai dolci alle bibite e ai succhi di frutta, che devono diventare “un alimento saltuario e non d’abitudine come invece oggi accade, anche nell’alimentazione dei bambini“. Una dieta, ovviamente, deve essere fatta da uno specialista, che valuta caratteristiche biofisiche della persona e anche i suoi gusti ed esigenze ma per la dietista è “bene” non togliere dalla nostra alimentazione farinacei, cereali, legumi, ossia i carboidrati “complessi”. Servono, infatti, all’organismo ma vanno assunti in una quantità “adatta per ciascuno e possibilmente nella loro forma “integrale“: “Mangiare pasta o pane integrale non permette di aumentarne le quantità ma migliora la qualità del nutriente che si assume” ha precisato la dietista.

In una alimentazione sana e completa, poi, non si saltano i pasti, che sono tre al giorno a partire dalla prima colazione che è “importantissima” e conta anche il “come” si associano i cibi. Bisogna “moderare i grassi” e preferire quelli vegetali come olio di oliva e gli oli di semi. Tra i secondi meglio scegliere proteine magre, come pesce, legumi, carni bianche e formaggi freschi. Per la verdura si consigliano “porzioni abbondanti mentre la presenza di fruttosio nella frutta limita i diabetici a due/tre porzioni al giorno, ha spiegato ancora la dietista. In generale, comunque, è consigliato consumare “porzioni più piccole” di frutta particolarmente “zuccherina”, come fichi, banane, mandarini, mentre fragole o frutti di bosco concedono porzioni “più abbondanti”. Quanto? In media 150 grammi a porzione che si possono gustare fino a 3 volte al giorno. Meglio scendere a 100 grammi, invece, con la frutta che contiene più fruttosio. E, tornando ai carboidrati, si possono consumare nello stesso pasto pane e pasta? “”, risponde certa la dottoressa Cappa ma, anche in questo caso, sono le “quantità” a fare la differenza: “C’è chi preferisce un piatto di pasta più abbandonante e rinuncia al pane ma si possono tranquillamente consumare nello stesso pasto, basta solo bilanciare.  Ovviamente chi è diabetico deve prestare attenzione all’indice glicemico, che si alza più rapidamente con alcuni alimenti che contengono carboidrati e quindi non deve esagerare con il pane e dovrebbe preferire quello integrale“.

La tecnica del “conteggio” che verrà insegnata durante le tre lezioni del corso, due teoriche e una terza “pratica” realizzata con la collaborazione di Amos, azienda che cura il servizio di ristorazione ospedaliera, fornirà ai pazienti della Diabetologia preziose nozioni che permetteranno di riconoscere gli alimenti che contengono carboidrati, quelli che forniscono proteine e calcolarne il quantitativo adeguato alla terapia. Il corso al via da venerdì è a numero chiuso. Per informazioni, anche su nuove iniziative in programma, è possibile contattare la dietista Cristina Cappa al numero 0131 206804.

(in copertina foto di Jonny Gios dal sito Unsplash)

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