12 Gennaio 2023
12:10
Anche il Comune di Alessandria vuole lo “Ius Scholae”
ALESSANDRIA – Il Comune di Alessandria spinge perché venga approvata dal Parlamento la legge sullo Ius Scholae. Il consiglio comunale ha infatti recentemente approvato la delibera, presentata dalla consigliera comunale del partito democratico, Irene Molina, in cui si chiede che “senza ulteriori ritardi” si proceda “all’approvazione della legge “Ius Scholae” entro questa legislatura, per garantire ai bambini e alle bambine, oggi stranieri solo per le anagrafi, una piena condivisione dei diritti e delle opportunità dei loro coetanei, affinché si sentano pienamente cittadini della comunità in cui crescono“.
La proposta nasce dal fatto che l’attuale legge sulla cittadinanza del 1992 di regola “non prevede che le bambine e i bambini figli di genitori stranieri, nati in Italia o giunti nel nostro Paese, possano acquisire la cittadinanza italiana prima della maggiore età e che ciò significa, per bambini e bambine che hanno genitori stranieri e che sono nati o sono giunti in Italia da piccoli, dover vivere gli anni decisivi della crescita condividendo con i compagni di scuola tutti gli interessi, le passioni e l’attaccamento alla propria comunità locale senza essere considerati “italiani” a
tutti gli effetti, a causa di una legge ormai superata nei fatti“.
L’urgenza di un provvedimento del genere è dettata dal fatto che, in base alle statistiche di “Save the Children”, riferite al periodo 2019-2020, i figli di genitori stranieri nati in Italia nelle scuole italiane sono più di 877.000, quasi 20.000 in più rispetto all’anno scolastico precedente, e rappresentano il 10,3% del totale degli iscritti. Il 57,4% di loro, presenti nel sistema di istruzione, si concentra nel primo ciclo. Le statistiche inoltre riferiscono che negli ultimi quattro anni scolastici (dal 2016/2017) il numero di alunni con cittadinanza non italiana ha ripreso a crescere, mentre diminuiscono gli studenti italiani”. Alessandria chiede quindi di accelerare l’iter del progetto di legge legato allo Ius Scholae e prevede di istituire, per tutti coloro che acquisiscono la cittadinanza italiana, una cerimonia pubblica il primo giugno, per sottolineare il valore culturale e sociale dell’essere diventati legalmente cittadini italiani. In quella occasione verrà consegnata ai neo-cittadini italiani una copia della Costituzione, un kit di cittadinanza e un attestato personalizzato. La delibera è passata con voti 21 favorevoli (Arlenghi, Barosini,Bazzoni, Bianchini, Cazzulo, Coloris, Como, Di Saverio, Di Tullio, Farahat, Ferraris, Gentiluomo, Giustetto, Gotta, Ivaldi, Molina, Pellegrino, Rossa, Santoro, Vanin, Venturino), 6 contrari (Cuttica Di Revigliasco, Locci, Lumiera, Priano, Roggero, Sciaudone) e 3 astenuti (Buzzi Langhi, Demarte, Sfienti)