20 Gennaio 2023
05:12
Carcere S. Michele, la visita dei consiglieri comunali: “Presto nuovo incontro anche coi sindacati degli agenti”
ALESSANDRIA – “Un modello di carcere in cui non si pensa solo ai bisogni primari, ma si punta a sfruttare bene il tempo della detenzione“. Così la presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali e Sanitarie di Alessandria, Roberta Cazzulo, ha commentato l’ultima seduta, svolta proprio al Carcere San Michele, con un sopralluogo.
“Insieme ai commissari abbiamo avuto l’opportunità di vedere la vita, le attività laboratoriali (il forno, la falegnameria, le classi, il laboratorio creativo) da dentro. Abbiamo compreso meglio e ascoltato le esigenze e le problematiche di chi il carcere lo vive quotidianamente. Solo così, a mio parere, riusciremo a costruire con loro un rapporto di collaborazione costruttiva e continuativa”.
Nel carcere della frazione alessandrina l’età media dei detenuti è di 35 anni: il 70% è straniero. “Il lavoro, all’interno della struttura rappresenta un mezzo per far sì che la persona possa uscirne migliorata e pronta ad essere reinserita nella società” ha aggiunto Cazzulo “un detenuto che vede riconosciuti i propri diritti e la propria dignità sarà più propenso a compiere un’opera di rielaborazione e riflessione su quanto accaduto, su cosa lo ha portato a commettere il reato, sul danno provocato alla persona offesa e ai suoi familiari. Un ringraziamento speciale da parte mia va alla direttrice del carcere, Elena Lombardi Vallauri, per aver messo a disposizione della commissione che presiedo tempo utile e prezioso”.
“É sempre bello ricevere questa attenzione delle istituzioni, interessate a capire cosa si può fare per migliorare, ad esempio, le difficoltà degli agenti di Polizia Penitenziaria” ha rimarcato proprio la direttrice Elena Lombardi Vallauri “anche in passato il Comune di Alessandria ha sempre mostrato assoluta disponibilità nei nostri confronti. La prima criticità è la mancanza di risorse umane proprio tra gli agenti di Polizia Penitenziaria, un problema che spesso blocca i vari progetti in cantiere. Servirebbe poi una implementazione dei servizi sanitari all’interno della struttura, anche se già l’introduzione del servizio di radiografia rappresenta un passo importante. Ci auguriamo, inoltre, che tra qualche mese possa partire all’interno del Carcere San Michele il progetto Agorà: la possibilità per 25 detenuti di vivere l’esperienza carceraria in un modo diverso, con ritmi di vita il più possibile simili a quella all’esterno. Saranno coinvolte persone che affrontano il carcere per la prima volta. Durante la visita ai laboratori, ieri, anche i consiglieri comunali si sono resi conto delle tante attività svolte dai detenuti, grazie anche al lavoro delle varie cooperative e associazioni come Idee in Fuga”.
Ai microfoni di Radio Gold, però, i rappresentanti del sindacato Sappe hanno espresso il loro rammarico per il mancato confronto diretto con la Commissione: “I consiglieri non hanno potuto conoscere il punto di vista dei lavoratori del Carcere di San Michele” ha sottolineato il vicesegretario regionale Demis Napolitano “negli ultimi 5 anni, invece, si sono tenute molte commissioni e le sigle hanno sempre portato idee e iniziative per migliorare l’ambiente. Si vede che non è interesse di questa amministrazione comunale ascoltare la voce dei poliziotti”.
“Quella di giovedì è stata solo una prima commissione” ha precisato la presidente la presidente Roberta Cazzulo “ho già espresso l’intenzione di convocarne a breve un’altra a Palazzo Rosso, invitando proprio i rappresentanti delle sigle sindacali degli agenti di Polizia Penitenziaria per un confronto approfondito rispetto alle criticità e ai problemi che ogni giorno affrontano. È nostra ferma intenzione promuovere e mantenere un rapporto continuativo sia col Carcere di San Michele che col Cantiello e Gaeta”.