20 Gennaio 2023
10:11
Teatro e arte per l’anima al Circolo delle Donne al Teatro San Francesco
ALESSANDRIA – L’arte non è un puro piacere estetico, ma è espressione viva e condivisione. Da anni, presso il Teatro San Francesco, la Compagnia Stregatti porta avanti un lavoro importante di Teatro Sociale di Comunità, che si svolge attraverso i corsi teatrali e tanti progetti. Tra questi, racconta Giusy Barone, direttrice creativa degli Stregatti e maestra d’arte, nel 2021 è nato “Il recupero dell’anima”, un percorso che è sfociato nel maggio scorso con un particolare allestimento teatrale.
“Il recupero dell’anima”, ideato dai volontari S.I.E Onlus in collaborazione con il CISSACA, era rivolto a donne provenienti da diversi paesi e vissute in un contesto di violenza, non solo fisica, ma anche psicologica. Attraverso un laboratorio d’arte, incentrato sul recupero di materiali e sul teatro, in un contesto di gruppo, le partecipanti si sono relazionate, hanno stretto legami d’amicizia e hanno recuperato una stima di sé che avevano perduto. Le cose belle non sempre finiscono e il progetto è continuato, non più con il carattere terapeutico iniziale, ma come esperienza di condivisione e comunanza. Per questo, da quest’anno, si è ampliato ed è stato esteso a qualunque donna voglia partecipare, con dei momenti di convivialità e di arricchimento dell’animo e della mente, come quello di ieri pomeriggio, giovedì 19 gennaio, al San Francesco. Erano tante e di tante nazionalità le amiche che hanno partecipato a quella che è stata una piccola festa mangereccia con un laboratorio di teatro-gioco per bimbi e mamme. E’ stata un’occasione aperta a tutti per conoscere ciò che è stato fatto a partire dal febbraio 2021, grazie al lavoro di una compagnia teatrale e di altre figure professionali nel campo della psicologia e dell’assistenza sociale, oltre che dell’arte e della musica. Con le foto delle partecipanti erano esposti i dipinti dei fiori ododo, che nella lingua yoruba della Nigeria rappresentano il fiore interiore, mentre su uno schermo di pc scorrevano le immagini di un adattamento di “Spoglie”, tratto dal testo di Euripide, in cui sono confluite culture diverse, tracce di esperienze personali e parole di tante lingue. Oggi tutto questo è diventato Il Circolo delle Donne, uno spazio gratuito in cui donne di diverse culture si incontrano e stanno bene attraverso l’arte, la musica e il teatro. Il prossimo lavoro teatrale le vedrà nel coro di Lisistrata di Aristofane, un testo che parla di donne che, con l’astuzia e la non violenza, riescono a fermare la guerra dei loro uomini. Il Circolo si raduna ogni giovedì dalle ore 13 alle 14.30 presso il Teatro San Francesco di Alessandria e per chiedere informazioni si può chiamare il 3381132407 o scrivere a stregatticomp.teatrale@gmail.com.
La Compagnia Stregatti è impegnata su tanti fronti e uno di questi è la stagione “Radici” al Teatro San Francesco, che continua, venerdì 27 gennaio alle 21, in occasione del Giorno della Memoria, con un allestimento particolare e nuovissimo di “Spoglie”. Il lavoro, tratto da Le troiane di Euripide, dà voce, all’indomani della caduta della città di Troia, alle donne deportate come schiave dai vincitori achei. La lettura di Gianluca Ghnò e Giusy Barone le immagina prigioniere nella stiva buia e fredda di una nave che le porta verso una vita di sottomissione. Nel Giorno della Memoria questo canto collettivo straziante attraversa i secoli, denuncia la violenza e accomuna soprusi antichi a orrori più recenti. “Spoglie” avrà un cast di ben tredici attrici, di cui alcune del corso di teatro under 25 degli Stregatti e una bimba (Alda), per un allestimento unico, presentato come una performance d’arte. “Come in una performance artistica mischiamo arte e teatro, useremo il colore e ci sporcheremo”, spiega Barone. In una commistione artistica totale molto si è lavorato sulla musicalità, “lavoriamo in maniera sonora come in un concerto sinestetico. Non c’è musica esterna, tutti i suoni sono emessi da noi”. Il contesto è di prigionia e, nell’ambiente claustrofobico della nave, il taglio registico ha indagato sull’interiorità alla base dei gesti: “usiamo il palco come per slanciarci verso l’esterno, come via di fuga da qualcosa da cui non possiamo uscire”. Riappropriarsi delle parole di una tragedia antica, che parlavano alla coscienza collettiva degli uomini di più di 2000 anni fa, significa riconoscere la violenza che si ripropone e la funzione di disvelamento del teatro in ogni epoca. E’ questo che il teatro deve fare nel Giorno della Memoria e sempre. Sul palco Assunta Floris, Giusy Barone, Simona Gandini, Stefania Luce Cartasegna, Benedetta Pallavidino, Silvia Barco, Daniela Castrogiovanni, Lorenza Neri, Alex, Allegra, MariaElena, Lucrezia, Alda. È consigliata la prenotazione al numero 3393584518 , biglietti 12 euro, 8 ridotto, 5 euro studenti scuole. Si può prenotare dal sito www.teatrostregatti.it