21 Ottobre 2015
22:00
Palestre per coltivare il ‘Made in Italy’: Valenza chiede 750 mila euro al Ministero
VALENZA – Valenza potrebbe presto creare delle palestre di innovazione in cui coltivare gli orafi del futuro. Spetterà al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca dare il via libera a 750 mila euro di finanziamenti necessari a dare avvio a “laboratori territoriali per l’occupabilità“. Duplice la finalità del progetto: mettere in campo attività di orientamento al lavoro e di alternanza scuola/lavoro e combattere la dispersione scolastica e recuperare i giovani che non studiano né lavorano.
Capofila del progetto è l’Istituto “B. Cellini” di Valenza con la partecipazione dell’Istituto “G. Marconi” di Tortona, dell’Istituto “G. Ferraris” di Vercelli, dell’Istituto professionale “Margaritone” di Arezzo, delle scuole secondarie di primo grado quali la Scuola “G. Pascoli” e della scuola primaria “Don Minzoni” di Valenza. Per le istituzioni i partner sono il Comune di Valenza, la Provincia di Alessandria, l’Università del Piemonte Orientale, il Consorzio “Prometeo” (costituito dalla CCIAA di Alessandria e di Torino e dal Politecnico di Torino), il Consorzio del marchio “DiValenza”, il For.Al. e soggetti privati quali Manpower, Bulgari, la Confindustria di Alessandria e la Confapi Toscana, la CNA di Arezzo e la CNA di Valenza.
Il bando del Ministero, da 45 milioni di euro, e Valenza con tutti i soggetti che hanno aderito, ha presentato un progetto per ottenere un finanziamento di € 750.000,00.
“Una novità importante per il nostro sistema scolastico e territoriale che ha una vocazione artigianale e manifatturiera altamente legata ad un prodotto Made in Italy conosciuto in tutto il mondo – ha spiegato l’assessore Massimo Barbadoro che ha coordinato l’attività di costruzione della rete del progetto insieme all’Istituto “B. Cellini” e all’azienda Manpower. “L’apertura al territorio sarà uno dei caratteri fondamentali di questi laboratori che potranno essere realizzati anche in spazi esterni alle scuole e saranno attivi oltre l’orario scolastico. Saranno luoghi dove i nostri ragazzi potranno scoprire i loro talenti e le loro vocazioni attraverso l’acquisizione di competenze trasversali, conoscenze pratiche e attraverso l’educazione all’autoimprenditorialità. Potrebbe essere una risposta concreta al tema della disoccupazione giovanile e alla dispersione. Mettiamo in mano agli studenti gli strumenti per orientarsi al lavoro e per crearlo loro stessi con una didattica che guarda ai settore orafo come settore strategico del Made in Italy e legata alla vocazione produttiva, sociale e culturale di questo particolare territorio e distretto produttivo“.
Il progetto permette di introdurre una metodologia didattica innovativa che ha lo scopo di ampliare il processo di insegnamento-apprendimento nel settore orafo, un’esperienza che da un concreto sostegno all’orientamento ed alla scelta futura; un’opportunità che prevede brevi periodi di tirocinio curriculare che avranno sede presso i laboratori che saranno stabiliti all’interno delle istituzioni scolastiche presenti nella rete.