Autore Redazione
mercoledì
8 Febbraio 2023
14:59
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Cronaca - Alessandria

Terremoto Turchia/Siria: dal Piemonte un ospedale da campo col reparto Maxiemergenza guidato da Mario Raviolo

Terremoto Turchia/Siria: dal Piemonte un ospedale da campo col reparto Maxiemergenza guidato da Mario Raviolo

PIEMONTE – La Regione Piemonte ha messo a disposizione del Dipartimento di Protezione civile nazionale l’ospedale da campo Emt2 che è in partenza per l’emergenza terremoto in Turchia e Siria. “Ancora una volta il Piemonte è in prima linea per dare il proprio aiuto di fronte a questa enorme tragedia – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio -. Nei nostri occhi ci sono le immagini strazianti di ciò che è accaduto e inviamo questo ospedale che rappresenta una eccellenza in Europa nella speranza che possa dare il massimo supporto per salvare delle vite”.

In queste ore si stanno completando le operazioni di assemblaggio del materiale, che verrà imbarcato a Brindisi su una nave militare italiana. L’operazione si avvarrà del supporto di una équipe specializzata di medici e infermieri del reparto di Maxiemergenza della Regione Piemonte, con il coordinamento di Mario Raviolo. “Rispondiamo con tempestività alla chiamata di soccorso del Meccanismo europeo di Protezione civile – dichiara l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, con il contributo di un collaudato staff di professionisti della Maxiemergenza regionale, già impegnata in più occasioni in analoghe missioni internazionali. L’intervento è coordinato dal Dipartimento di Protezione civile nazionale, con il quale stiamo seguendo passo per passo l’evoluzione della situazione, in rapporto alle necessità logistiche richieste sul campo”.

La struttura in dotazione alla Maxiemergenza della Regione Piemonte è una delle 12 certificate EMT2 in tutto il mondo. Opera da anni negli scenari delle catastrofi internazionali, con una squadra medico-chirurgica di altissimo livello professionale. Due anni fa, il team è intervenuto in India e precedentemente in Mozambico e in diversi altri scenari di crisi internazionali.

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