Autore Redazione
mercoledì
15 Febbraio 2023
07:00
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Cronaca - Valenza

Sabato 18 febbraio la follia degli “Innamorati” al Teatro Sociale di Valenza

Liberamente ispirato alla commedia goldoniana l’allestimento di Teatro Aperto con la regia di Simona Barbero
Sabato 18 febbraio la follia degli “Innamorati” al Teatro Sociale di Valenza

VALENZA – La ragione e la follia degli amanti sono le due forze contrapposte che dominano l’intreccio di “Gl’innamorati” di Goldoni, basato su un gioco-tormento amoroso. Al testo goldoniano è liberamente ispirato “Innamorati” di Teatro Aperto con la regia di Simona Barbero, in scena sabato 18 febbraio alle 21 al Teatro Sociale di Valenza, spettacolo inserito nella stagione APRE con la direzione artistica di Roberto Tarasco e quella organizzativa della Coop CMC/Nidodiragno di Angelo Giacobbe.  Teatro Aperto nasce dalla riunione di un gruppo di allievi di un percorso teatrale biennale svoltosi quattordici anni fa e dal desiderio di riproporre, in una versione riadattata, il loro lavoro di fine corso. “La necessità di riallestirlo si è manifestata durante il lockdown”, spiega Simona Barbero, “soprattutto a causa del bisogno espresso da vari componenti del gruppo originale di contattare una dimensione di normalità, di ritrovare socialità e spensieratezza”. L’allestimento ha debuttato nel giugno scorso ed è stato un esperimento di riattivazione della comunità, funzione da sempre insita in quel rituale collettivo che è il teatro. La messa in scena, nel frattempo, è ancora mutata ed è stata cucita sullo spazio più ampio del Teatro Sociale. “L’allestimento di giugno era essenziale ma più rispondente a canoni tradizionali”, spiega la regista, “In quello attuale ho lavorato di più su aspetti di presenza in scena, sulla maggiore presa di responsabilità da parte dei protagonisti e sul gioco. Il testo è una palla che gli attori si passano, mentre lo evocano e lo recitano”. I personaggi mantengono una caratterizzazione, mentre “gli attori entrano ed escono e fanno vedere la loro umanità. Siedono in scena e lavorano su una presenza attiva e discreta, vicina allo spettatore, perché loro stessi diventano spettatori e il pubblico ha un rispecchiamento”. La trama racconta di incomprensioni, di rifiuto della ragione e di gelosia immotivata, in un microcosmo dove la follia non riesce ad essere arginata dai buoni consigli e dove chi impersona il senno si trova relegato all’impotenza. Eugenia/Miriam Marcolongo e Fulgenzio/Francesco Mandia si amano, ma trascinano se stessi e coloro che li circondano in un gioco perverso di sospetti e recriminazioni. Intorno a loro, un piccolo mondo borghese-decadente, impersonato da Fabrizia/Giovanna Perlongo,  zia di Eugenia e dalla di lei sorella Flamminia/Alida Ciotti, voce inascoltata della prudenza. La razionalità, in un contesto smaccatamente binario, è rappresentata, oltre che da Flamminia, dall’avvocato Ridolfo/Marcello Barbera. A questo piccolo mondo, cui appartiene anche il Conte D’Otricoli/Pietro Tibaldeschi, pretendente di Eugenia, fa da contraltare quello dei servitori Lisetta/Silvia Pivotto (anche nelle vesti di Clorinda, cognata di Fulgenzio, motivo dell’insensata gelosia di Eugenia), Succianespole/Gianluca Pivetti e Tognina/Laura Petrozzi.   I dialoghi dei due amanti sono un crescendo di affondi che celano una violenza sottesa ed è  proprio la prevaricazione, seppure nella chiave della commedia, ad essere sottolineata dal taglio registico. “Questo concetto, inevitabilmente, richiama la problematica attuale del machismo e dell’amore che diventa possesso fino a sfociare in violenza”, spiega Simona Barbero, “ Goldoni, riformatore della commedia dell’arte  è lieve ed epidermico nel suo modo di raccontare la realtà: suggerisce piuttosto che approfondire. Ciò che potrebbe diventare tragedia si arresta sulla punta della penna per dare spazio al gioco e al divertissement. Goldoni sembra insegnarci che dalla follia e dalle preoccupazioni ricorrenti è possibile prendere le distanze ridendo e forse un po’ tutti oggi ne avvertiamo la necessità”. Ingressi: intero 15€,  ridotto 10€  E’ richiesta la prenotazione.  biglietteria@valenzateatro.it – telefono e whatsapp 324.0838829

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