15 Febbraio 2023
15:24
Garante anziani Alessandria: “Nelle rsa alti standard ma servono aiuti”
ALESSANDRIA – Il Garante dei Diritti degli Anziani, Vincenzo Costantino, ha concluso il tour delle residenze per anziani del territorio di Alessandria riscontrando “indici di qualità molto soddisfacenti” e un “soddisfacimento dei bisogni fondamentali appropriata“. Le varie strutture “rispondono inoltre a tutti i requisiti previsti dalle vigenti normative in materia di sicurezza, abbattimento delle barriere architettoniche e prevenzione incendi“.
L’esame di Costantino ha permesso di prendere in considerazione e valutare altri aspetti, “dai livelli assistenziali, al numero del personale, dalle attività che vengono rivolte agli ospiti, alle varie complessità presenti nella struttura che vengono gestite con alti livelli di professionalità; un esempio su tutti il nucleo di “alta complessità neurologica-cronica” presso la struttura Basile, o altre attività come la Pet Terapy alla Passalacqua, il Centro di Ascolto per ospiti e famigliari e una palestra attrezzata per la riabilitazione presso il Borsalino, Il Centro diurno integrato Alzheimer presso l’Orchidea, la musicoterapia e i molteplici laboratori occupazionali all’Istituto Michel, confort e servizi al Platano. Alcune criticità riscontrate riguardano il numero del personale di assistenza che meriterebbero un maggior incremento, in particolare quello infermieristico dove la situazione è in netto peggioramento e se non si mettono in atto politiche sanitarie strategiche risolutive a breve, il rischio ricadrà inevitabilmente sulla sicurezza e la qualità delle cure degli ospiti“.
Le visite del garante hanno permesso di accogliere un problema rilevato da tutti i direttori e cioè la “richiesta di ridefinizione dei criteri di accreditamento delle strutture che a oggi sono fondati essenzialmente sul numero dei posti letto e sulla disponibilità di aree comuni e che a loro avviso devono essere rivisti. Così come non è accettabile la determinazione del minutaggio massimo previsto in presenza dell’operatore presso ogni persona ospitata. Una modalità che non tiene conto delle diverse situazioni e esigenze delle persone assistite a favore di una sorta di ‘catena di montaggio’ delle cure, che guarda più all’ottimizzazione delle risorse, sempre insufficienti, che non alle reali necessità delle persone fragili a esse affidate“.
Dal dialogo con le rsa è emerso un impegno a “riorganizzarsi per diversificare il piano di attività che, ogni giorno, viene dedicato agli ospiti“. È diventato quindi “importante il dialogo con il territorio cercando di migliorare la collaborazione con i servizi territoriali (Comune, Aso,Asl,Cissaca,ecc), come pure un maggior coinvolgimento delle Associazioni di volontariato della città dove l’obiettivo è portare all’interno delle Rsa un contributo oltre che di partecipazione e solidarietà anche di stimolo agli anziani“.
Costantino infine ha suggerito la costituzione di “un gruppo di lavoro misto (operatori e famigliari) dove l’obiettivo deve essere quello di migliorare la qualità psico-fisica degli ospiti e dei più fragili attraverso una collaborazione interfunzionale su progetti e suggerimenti“.