Non più di 14 migranti nella struttura di Ticineto, sindaco: “Ad oggi, comunque, non è ancora abitabile”

TICINETO – Ad oggi l’edificio in via Vittorio Veneto 17 a Ticineto non è ancora in grado di ospitare dei migranti, in caso di necessità. Sono tanti gli aggiornamenti comunicati dal sindaco del paese monferrino, Cesare Calabrese, ai suoi concittadini. Un mese fa l’amministrazione si era mobilitata, dando vita anche a una raccolta firme, per vederci chiaro rispetto alla notizia del passaggio di proprietà dello stabile, acquisito dalla cooperativa Alpi del Mare.

Se all’inizio si ipotizzava la possibilità che l’immobile potesse ospitare 25 persone oggi la situazione è cambiata. “Asl ha valutato che il numero massimo sarebbe 14, non 25″ ha sottolineato il sindaco Calabrese “una cifra, tra l’altro, calcolata considerando un’unica unità abitativa, con cucina, soggiorno e area refettorio al piano terra e la zona notte al primo e secondo piano. Oggi, invece, lo stabile ha tre unità abitative separate. L’Azienda Sanitaria Locale ha anche precisato che manca ancora una sua valutazione del luogo dal punto di vista igienico-sanitario, insomma, manca l’idoneità abitativa”.

“Queste notizie rappresentano già un risultato importante” ha precisato il sindaco “25 sarebbe stato un numero folle. Nel sopralluogo effettuato giovedì scorso, poi, è emersa l’assenza di certificazioni di conformità rispetto agli impianti elettrici e del gas. Saranno richieste da Asl”. 

L’amministrazione comunale, infine, ha posto alcune precise richieste: “Vogliamo sapere quali spazi saranno a disposizione della cosiddetta figura di controllo, visto che ci è stato detto che, in caso di arrivo di migranti, saranno assistiti h24 da una figura specializzata. Per non nessuno ci ha risposto. Inoltre mi chiedo come sarebbe garantito l’isolamento di un ospite che, ad esempio, risultasse positivo al covid. Anche in questo caso non abbiamo avuto spiegazioni”.