1 Marzo 2023
05:48
Eco, il figlio: “Per lui Alessandria era meglio di Parigi. Contento che tanti ragazzi abbiano apprezzato il film”
ALESSANDRIA – “Una cosa molto emozionante, meravigliosa”. Ai microfoni di Radio Gold il figlio di Umberto Eco, Stefano, ha raccontato tutta la sua soddisfazione per i tanti commenti positivi rispetto al film del regista Davide Ferrario dedicato alla biblioteca del grande scrittore e semiologo alessandrino. Circa 600 ragazze e ragazzi delle scuole superiori alessandrine, martedì, hanno partecipato alla proiezione della pellicola. “Erano tutti molto partecipi e interessati. Non era scontato” ha spiegato Stefano Eco “magari si pensa che un giovane si possa annoiare su un film che parla di una biblioteca. Invece mi è sembrato che abbiamo scoperto con soddisfazione quanto i libri possano essere vivaci e interessanti. L’obiettivo del film è proprio questo: non solo ricordare mio padre ma rimarcare l’importanza dei libri e di quanto possano essere fonte di sapere. Oggi su Google c’è tutto ma un libro ti costringe a pensare a quello che non sai, una modalità che si sta perdendo anche se sono convinto che resterà la base del sapere umano. Un’opera che la nostra famiglia ha co-prodotto, frutto di continui e amichevoli confronti col regista. Insomma, ho proprio apprezzato la reazione calorosa degli studenti, sono rimasto molto colpito”.
Stefano Eco ha poi espresso tutta la sua soddisfazione per l’intitolazione al padre dell’Istituto Saluzzo-Plana: “In questi giorni ho incontrato tante persone che fin dall’inizio si sono spesi per questa intitolazione, dai dirigenti dell’Istituto all’ex sindaco Rita Rossa. Sono molto contento, so che mio padre avrebbe apprezzato, al di là di ogni altra onorificenza. Tra l’altro anche gli studenti mi sono parsi felici e convinti di questa novità”.
Il figlio del grande scrittore ha poi ricordato con affetto lo stretto legame tra suo padre e Alessandria: “Era continuo e forte, ce ne parlava in continuazione. Ci portava a vedere i luoghi della sua infanzia, ricordo ad esempio la pasticceria Capra. Nel tempo aveva mantenuto un rapporto fortissimo con l’amico Gianni Coscia, che in questi giorni ho avuto il piacere di incontrare di nuovo. Per lui andare ad Alessandria era più importante di un viaggio a New York o Parigi. Nella sua biblioteca c’erano interi reparti dedicati alla città. Nei suoi libri, poi, spiccano tantissimi riferimenti a luoghi alessandrini, penso a Baudolino o a La misteriosa fiamma della Regina Loana. Per lui quello con la sua città natale era un legame molto forte e importante, siamo felici che si possa continuare a coltivare”.