3 Marzo 2023
12:15
Aggredito da un cane a Frascaro: salvato dal coraggioso intervento di 3 migranti
FRASCARO – “Se non ci fossero stati quei ragazzi non so come sarebbe finita“. Il sindaco di Frascaro, Pietro Ciberti, sintetizza così la paura vissuta da un cittadino giovedì pomeriggio, improvvisamente aggredito da un cane all’interno di un cortile. L’uomo, un signore anziano era entrato forse per dar da mangiare all’animale, ma la dinamica è ancora in fase di accertamento da parte dei Carabinieri, quando improvvisamente il cane ha cominciato a morderlo alle braccia e alle mani. Nessuno può dire cosa sarebbe successo se non fossero intervenuti tre richiedenti asilo residenti in paese.
“I ragazzi mi hanno fatto una videochiamata – ha raccontato il primo cittadino – per farmi capire cosa stava accadendo. Sono arrivati recentemente e quindi conoscono poco la lingua ma mi hanno fatto capire la gravità della situazione urlandomi ‘emergenza’ e ‘sangue’, così sono accorso sul posto e lì ho visto i giovani battere contro il legno presente nel cortile per spaventare il cane e allontanarlo. Hanno fatto di tutto per riuscire a liberare l’uomo e farlo uscire dal cancello“. Una scena spaventosa anche perché la vittima dell’accaduto “aveva le braccia piene di sangue ed è svenuto subito dopo aver varcato il cancello, poi è stato consegnato all’ambulanza che lo ha trasferito al pronto soccorso“. Il sindaco ha speso parole piene di riconoscenza per i ragazzi intervenuti “anche perché loro hanno una paura terribile dei cani e nonostante questo hanno agito lo stesso. Io davanti a quella situazione non sarei stato in grado di intervenire – aggiunge il sindaco”. Dopo l’enorme paura tutto si è concluso ma senza conseguenze troppo gravi e “sarebbe giusto e opportuno che il padrone di quel cane ringraziasse quei giovani senza i quali forse oggi racconteremo qualcosa di terribile“. I tre ragazzi Matubbar Juwel, Munshi Ruman e Sheikh Mamun, arrivati in Italia tra giugno e dicembre dell’anno scorso dal Bangladesh.
Questa storia però è anche una boccata d’ossigeno rispetto a un tema, quello dell’accoglienza, sempre al centro di polemiche. L’atto generoso die tre ragazzi è la dimostrazione della bontà dei progetti di inserimento diffuso, spiega Celeste Rossi, Coordinatrice amministrativa e legale di Social Domus, la realtà che si occupa della gestione dei migranti anche a Frascaro. “Quanto hanno fatto i nostri ragazzi dimostra come si sentano parte di una comunità, di come vogliano prendere parte alla vita del paese – spiega Celeste Rossi”. “A Frascaro abbiamo trovato una realtà sempre accogliente e un ambiente protagonista di un grande coinvolgimento e questa vicenda è motivo di soddisfazione perché dimostra l’esistenza di un rapporto positivo tra persone che si aiutano reciprocamente. Attraverso questi progetti le persone coinvolte, per le dimensioni delle realtà in cui si collocano, hanno tempo di confrontarsi e di conoscersi e quanto avvenuto ieri ne è la dimostrazione– conclude Celeste”.
(Foto d’archivio)