6 Marzo 2023
16:02
Garante per gli Anziani all’Ospedale di Alessandria: “Creiamo un pronto soccorso di geriatria”
ALESSANDRIA – Il Garante dei Diritti degli Anziani, Vincenzo Costantino, ha visitato anche l’ospedale di Alessandria per conoscere esigenze e necessità della popolazione fragile del territorio e proprio durante questo approfondimento ha potuto proporre idee per accudire al meglio questa parte della popolazione alessandrina.
Costantino in particolare ha suggerito al Primario di Geriatria, il dottor Aldo Bellora, l’istituzione di un “Pronto soccorso di geriatria”. Secondo il Garante in questo modo si potrebbe “dare una risposta multidisciplinare immediata alle esigenze dei pazienti anziani, spesso provenienti da rsa, ed evitare così un ulteriore aggravamento del disagio psichico, fisico e sociale e riportando, quando e possibile, l’anziano nella propria struttura in tempo rapidi“.
Il ragionamento prende anche le mosse “dalle enormi responsabilità del personale del pronto soccorso, insieme all’impegno e allo stress di chi ci lavora, a fronte di un numero di medici e infermieri sempre in sofferenza, piegati da carichi di lavoro e da una scarsa considerazione, dove si sommano la mancanza di risposte adeguate da parte della medicina di territorio. Tutto questo fa sì che i cittadini e in particolare anziani e fragili, che costituiscono circa il 70% dell’utenza, trovino nei Pronto soccorso l’unico presidio sanitario in cui cercare soluzioni anche a quei problemi che potrebbero essere risolti nelle strutture territoriali (MMG, guardia medica, Asl, Casa della salute, Rsa), con conseguenze che ricadono inevitabilmente sui pazienti e sulle loro famiglie costretti a stazionare su una barella a volte per uno o più giorni”.
Grazie al Direttore sanitario Luciano Bernini e alla Dott.ssa Alida Cotroneo, Costantino ha esaminato i reparti dell’ospedale “in cui si adotta un modello assistenziale che si basa sulla centralità della persona mettendo in atto e garantendo la necessaria e appropriata assistenza per il soddisfacimento dei bisogni primari, questo attraverso protocolli assistenziali aziendali attuato da un team Multiprofessionale (Medico, Infermiere, Operatore Socio-Sanitario, Fisioterapista, Psicologo, Assistente Sociale e Mediatore Culturale)“.
“Una volta che il percorso medico assistenziale si è concluso (la degenza media è di 10/12 gg) – ha spiegato Costantino – viene pianificata la dimissione del paziente che può avvenire con il rientro al proprio domicilio con l’eventuale attivazione dell’Assistenza Domiciliare o nei casi particolari con presenza di più patologie viene attivata la Continuità Assistenziale presso strutture presenti sul territorio. Alcune criticità riscontrate riguardano in particolare il numero del personale sia infermieristico che di assistenza che meriterebbero un maggior incremento per garantire sicurezza e qualità delle cure dei degenti anziani e fragili, permettendo al personale di lavorare con serenità. Come pure sarebbero indispensabili interventi strutturali nei reparti di Geriatria, Medicina e Neurologia per garantire ai malati un soggiorno comodo e confortevole (stanze attrezzate con bagno e tv, nuovi infissi, ecc)”.
Il Garante infine ha suggerito “ai vari responsabili l’istituzione nel proprio reparto di una “Stanza del Sollievo” dedicata appositamente ai pazienti con patologie croniche e che giungono in condizioni di fine vita, dove preservare la dignità e il rispetto della persona e della famiglia che deve diventare una priorità da parte dei vertici dell’Azienda Ospedaliera”.