9 Marzo 2023
05:21
L’alessandrino Quaini al fianco di Gianni Morandi: “Genuino, attento alla musica e contro i computer”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Gianni Morandi da venerdì tornerà a girare l’Italia e lo farà con il contributo anche di un musicista alessandrino. Si tratta del chitarrista Michele Quaini, di Lu Monferrato, che andrà a comporre una band ricca e talentuosa, composta da ben 13 elementi.
Tutto è nato da Luca Colombo, con cui Michele ha lavorato nei mesi scorsi e che ha messo in piedi gli artisti che affiancheranno Morandi. Il nuovo percorso artistico del musicista alessandrino inizierà domani, 10 marzo 2023, a Rimini al Palazzetto, per poi girare le maggiori città italiane tra cui Bologna, Roma e Firenze. “Le prove sono iniziate tre settimane fa – racconta Michele – ed è davvero una grande esperienza per il magnifico clima che si respira. Il ‘Gianni nazionale’ è un po’ come lo vedi in TV, genuino ma soprattutto attento alla musica“. Un aspetto, quest’ultimo, che Michele sottolinea molto anche per rimarcare una differenza sempre più sostanziale tra due momenti generazionali della musica. “I musicisti della mia epoca hanno ricevuto un battesimo più importante dal punto di vista musicale, quando ho iniziato era importante e determinante la qualità della band, mentre oggi i computer hanno un valore così forte da avere la meglio sull’approccio artistico“.
Non è un caso infatti che Morandi abbia subito chiarito al suo staff di “non volere assolutamente computer, ma questa impostazione è la stessa che ho trovato con Facchinetti e Pelù – racconta ancora Michele Quaini. Oggi c’è in effetti una maggiore attenzione all’estetica e meno alla qualità e quindi possiamo dire che la musica non è esattamente al primo posto, anche se i concerti vengono benissimo ugualmente grazie a computer, synto e musica elettronica“.
Tuttavia questa impostazione è però “molto italiana – prosegue Quaini – perché all’estero questa impostazione è meno evidente“. Una situazione probabilmente esasperata dal numero sempre più alto di talent, aggiunge il chitarrista alessandrino, programmi che “hanno influtio sulla musica ma soprattutto sui sogni dei ragazzi perché solo sei o sette alla fine sono quelli che rimangono nel mondo della musica“. Tutto questo finisce per impoverire il panorama musicale visto che “un tempo gli artisti per esibirsi in un forum dovevano avere una gavetta importante alle spalle mentre adesso vedi un artista improvvisamente alla ribalta magari perché sa stare sul palco o ha una presenza d’impatto ma non credo che la soluzione sia questa perché alla fine li senti cantare sul palco e si percepisce che non sono all’altezza”.
Come possa essere dunque il futuro della musica è il quesito di molti, confessa Michele Quaini, soprattutto con l’avvento dell’intelligenza artificiale visto che ormai è “impressionante come l’AI sappia comporre, realizzare musiche, scrivere testi e tutto a livello altissimo“. Poi però per fortuna c’è comunque il palco, e lì, “se uno fa il cantante deve saper cantare“.
Foto tratta dal profilo Facebook di Gianni Morandi.