13 Marzo 2023
05:07
10 anni di Papa Francesco: a Cabella una mostra su sua nonna e sugli altri migranti della Val Borbera
CABELLA LIGURE – Il 13 marzo 2013 tutto il mondo applaudì un uomo arrivato “dalla fine del mondo” e salito al soglio di Pietro. 10 anni fa iniziava il Pontificato di Papa Francesco e già allora, nella nostra regione, ci fu chi visse quella serata con orgoglio e commozione. Dopo poche ore, infatti, si scoprirono le origini astigiane della famiglia Bergoglio, in particolare di Portacomaro. Circa un anno dopo, poi, emersero anche le origini “borberine” del Santo Padre.
Come rivelò il settimanale diocesano di Tortona “Il Popolo”, infatti, la nonna materna di Bergoglio, Maria Gogna, era nata nel 1887 nella nostra provincia, a Cabella Ligure, nella frazione Teo. Dopo pochi anni, insieme alla sua famiglia, Maria emigrò in Argentina. La figlia, Regina Maria, diede alla luce Jorge Mario Bergoglio nel 1936.
“Ricordo ancora quando una nostra delegazione andò a trovare il Pontefice nel 2015” ha raccontato a Radio Gold la sindaca di Cabella Ligure Roberta Daglio “fu una grandissima emozione. Papa Francesco fu molto contento di ritrovare le sue origini. Gli portammo la documentazione e un album fotografico del paese“.
Proprio per ricordare Maria Gogna e i tanti altri migranti cabellesi l’amministrazione comunale ha promosso il progetto di un Centro Documentale e di una Mostra Permanente sull’emigrazione dalla Val Borbera. Intorno alla fine di agosto ci sarà il taglio del nastro. L’iniziativa è stata finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dal dottor Alessandro Garrone.
Sarà un luogo dove ricreare e conservare le storie degli emigranti, tra testimonianze, foto e lettere. L’idea è scaturita dai numerosi riscontri positivi pervenuti da parte di Istituzioni e cittadini in relazione all’analoga mostra temporanea allestita in occasione della prima edizione del Festival “Trenta giorni di nave a vapore” intitolato a Carlo Repetti, nel 2021.
L’amministrazione ha fatto un appello: chiunque lo desidera può partecipare alla costituzione del nuovo Centro documentale e Mostra permanente sull’emigrazione dalla Val Borbera contribuendo con scritti, fotografie e documenti e quant’altro possa aiutare a creare un archivio delle storie personali di tanti conterranei che negli anni tra la fine ‘800 e la prima metà del ‘900 hanno lasciato ogni cosa, compresi gli affetti più cari, per attraversare l’oceano alla ricerca di un domani migliore.
Sul sito internet del Comune sono pubblicati i moduli per la raccolta del materiale, che potrà essere donato per l’esposizione nella mostra permanente o, in alternativa, restituito dopo la digitalizzazione. Il materiale potrà
essere consegnato in Comune nei giorni di Martedì e Giovedì dalle 10 alle 12. E’ possibile segnalare esigenze o richiedere appuntamenti in orari diversi chiamando il numero 0143.99430 o scrivendo una mail a: cabella.ligure@ruparpiemonte.it, per lasciare un recapito al quale essere ricontattati.
Il progetto per la creazione del nuovo Centro Documentale ha da subito ottenuto il sostegno degli Enti ed Istituzioni che già avevano partecipato all’allestimento della mostra temporanea e la convinta adesione di Mu.Ma (Museo del Mare) di Genova , Centro Internazionale Studi Emigrazione italiana di Genova, Istituto per la storia
della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria, dell’Associazione Musa “Musiche, Canti e Danze tradizionali delle Quattro Province” Advisor e ONG-UNESCO-ICH-03 nonché la fattiva collaborazione della locale Associazione di Promozione Sociale “Roba da Streije”. La proposta è stata inoltre valutata positivamente dal MEI (Museo dell’Emigrazione Italiana) di Genova, con il quale il Comune di Cabella Ligure è pervenuto all’adozione di un protocollo d’intesa per sancire l’inclusione del patrimonio del costituendo Centro Documentale di Cabella Ligure nell’archivio nazionale sull’emigrazione italiana.
La proposta vanta inoltre l’adesione da parte del Professor Roberto Zaccaria Presidente del Consiglio Italiano per i Rifugiati e del professor Bruno Barba associato in Discipline Demoetnoantropologiche del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Genova, che ha offerto la propria collaborazione per lo sviluppo del progetto. Grazie a queste prestigiose collaborazioni il Centro Documentale cabellese sarà collegato in rete con le Istituzioni che si occupano di emigrazione a livello universitario e divulgativo nazionale ed internazionale. In virtù della Collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova il progetto potrà infatti costituire materia di studio e di collaborazione con studenti e laureandi sulla tematica delle migrazioni.
Al nuovo Centro documentale e mostra permanente sull’emigrazione dalla Val Borbera sarà dedicato uno spazio appositamente allestito al piano terra dell’edificio comunale dove i visitatori, utilizzando le tecnologie multimediali di cui sarà dotato, potranno interagire con archivi e documentazione presenti nelle più importanti realtà italiane ed internazionali in materia.