Autore Redazione
martedì
14 Marzo 2023
05:00
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Cronaca - Alessandria

Qualità dell’aria: nel 2022 “trend in miglioramento” anche ad Alessandria

Qualità dell’aria: nel 2022 “trend in miglioramento” anche ad Alessandria

PIEMONTE – Nonostante la siccità e temperature oltre la media che hanno contribuito all’accumulo degli inquinanti in atmosfera, la qualità dell’aria in Piemonte anche nel 2022 conferma il trend in miglioramento. Per il quinto anno consecutivo, la nostra regione è riuscita a rispettare il parametro annuale di Pm10 e si è rimasti nei limiti annuali anche per quanto riguarda il Pm2.5.

Per il biossido d’azoto, inquinante che deriva principalmente dal traffico veicolare,  in una sola stazione non si è rispettato il valore limite su base annuale previsto dalla normativa, quella di Torino – Rebaudengo. Si evidenzia, però, un’importante novità a livello regionale: la stazione di Torino-Consolata, per la prima volta dal 2011, ha registrato nel 2022 un valore di concentrazione media annua inferiore al valore limite. In generale, nel 2022, si ha una lieve riduzione delle concentrazioni delle medie annue rispetto al biennio precedente.

Più complicato è ancora rispettare il limite giornaliero di polveri fini e, soprattutto, non sforarlo per più di 35 giorni.  Le stazioni della zona dell’agglomerato di Torino sono quelle che riportano il numero più elevato di superamenti, con il picco di 98 nella stazione di Torino – Grassi. Si conferma critica anche la stazione Alessandria – D’Annunzio con 63 superamenti nel 2022. Il dato è ancora oltre il limite ma dimezza i 125 giorni registrati nel 2011. Anche nella stazione Alessandria-Volta i Pm10 hanno superato il limite giornaliero per più di 35 giorni, nello specifico 44. Anche in questo caso, però, il dato fa registrare un netto miglioramento rispetto agli 87 giorni del 2011. Nell’Alessandrino sfora per più di 35 giorni il limite giornaliero di Pm10 anche la stazione di Tortona – Carbone. Sono stati 42 i giorni oltre 50 μg/m3, un dato anche questo in miglioramento rispetto ai 92 giorni oltre il limite del 2011.

Per l’ozono, inquinante di origine secondaria la cui formazione è favorita da dalle alte temperature, il marcato scostamento termico positivo che ha caratterizzato gran parte dell’estate ha prodotto concentrazioni che sono risultate le più alte degli ultimi anni, con conseguenti superamenti nella quasi totalità del territorio regionale del valore obiettivo per la protezione della salute umana e superamenti della soglia di informazione in particolare nell’area metropolitana di Torino.

 

 

“La Regione Piemonte – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Matteo Marnatista investendo più di 352 milioni di euro in misure, ancora in essere o appena chiuse, destinate al miglioramento della qualità dell’aria e della decarbonizzazione. Tra queste la rottamazione dei veicoli vecchi e più inquinanti, la riduzione, destinata all’agricoltura, dell’ammoniaca in atmosfera, l’efficientamento energetico e l’utilizzo delle energie da fonte rinnovabile nelle imprese, l’incentivazione dell’utilizzo del trasporto pubblico locale per i lavoratori. E ancora un programma di interventi negli ambiti urbani con nuove forme di mobilità sostenibile e la sostituzione delle caldaie a biomassa legnosa, senza dimenticare la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse.  A queste misure se ne aggiungeranno molte nel corso dell’anno”. “Questi interventi strutturali – ha concluso Marnati – hanno portato un netto miglioramento del quadro generale rispetto agli ultimi diciannove anni”.

 

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