Autore Redazione
venerdì
24 Marzo 2023
07:00
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Cronaca

Continua il percorso di preparazione de “La Passiùn di Gesü Crist” di Castagnole M.

Sabato 25 marzo a Castagnole Monferrato l'incontro con Claudio Bernardi, docente di sociologia dell’Università cattolica di Milano e il laboratorio "Drammaturgia per una Comunità" condotto dall'attore e formatore Tommaso Massimo Rotella  
Continua il percorso di preparazione de “La Passiùn di Gesü Crist” di Castagnole M.

CASTAGNOLE MONFERRATO – Tradizione e innovazione si intrecciano ne “La Passiùn di Gesü Crist”, azione teatrale popolare itinerante del giovedì santo a Castagnole, che giunge quest’anno alla ventunesima edizione. la Passiùn è un esempio di tradizione recuperata e di nuovo posizionata nella circolarità del calendario rituale contadino da parte della comunità castagnolese su impulso del drammaturgo Luciano Nattino e dell’antropologo Piercarlo Grimaldi.  Data l’essenza collettiva e comunitaria dell’azione rituale e la centralità del ruolo del pubblico partecipante, in cui ciascuno è attivamente coinvolto, si è proposto quest’anno un percorso di preparazione all’evento del Giovedì Santo.  Giunti a metà di questo percorso, sabato 25 marzo a Castagnole Monferrato, ci sarà l’atteso incontro con Claudio Bernardi, docente di sociologia dell’Università cattolica di Milano.  Bernardi è tra i consulenti e collaboratori che Luciano Nattino coinvolse a inizio del nuovo millennio per attivare la sezione di lavoro di casa degli alfieri “Archivio Teatralità Popolare”: ricercatore, professore associato di Storia del teatro e Antropologia del teatro, docente di Drammaturgie performative, condirettore artistico del festival di Primavera “Crucifixus” e brillante relatore in numerosi convegni nazionali e internazionali. Tra le sue traiettorie di ricerca, la drammaturgia del sacro nel teatro medievale italiano ed europeo dei secoli XIII e XVI, il teatro sociale e di comunità, feste, festival, eventi culturali, rituali performativi contemporanei. L’incontro, aperto a tutti, sarà alle ore 15 nella Chiesa dell’Annunziata. Il tema sarà “Vita, morte e resurrezione della comunità”, basato sull’interrogativo se, in questo tempo e dopo la crisi pandemica che ha messo in crisi i riti e momenti di aggregazioni, questa potrà essere l’ultima Passiùn a Castagnole Monferrato. Da quando nel Medioevo sono iniziate le rappresentazioni della Passione il loro obiettivo è sempre stato ed è la rinascita della comunità. Crocifissa da crisi, guerre, epidemie, apatie, odi, crudeltà, bogianismo (da bogianen o voglia di far niente). La peculiarità infatti dei teatri della Passione è la volontà di pochi o di molti di rappresentare nell’esemplare passione di Cristo i dolori e i mali dell’umanità, non per piangersi addosso o prenderne dolorosamente atto, ma per innescare, trovare, muovere le energie, le persone, le azioni capaci di rigenerare la propria comunità. Bernardi commenta e lancia queste domande: “La comunità esiste oggi? C’è la comunità di Castagnole? E’ viva o è morta? Crede o no nella sua rinascita? C’è qualcuno che vuol fare qualcosa o il paese è così a terra, non c’è nulla da fare e perciò quella di quest’anno sarà l’Ultima Passione di Castagnole? Quanto e come ci si rende conto che senza una comunità viva, attiva, forte, partecipe un paese è il triste e silente abitato di ombre vaganti, morti viventi e uomini di paglia?“.   A seguire in piazza Statuto il laboratorio “Drammaturgia per una Comunità” condotto dall’attore e formatore Tommaso Massimo Rotella.  Per informazioni: cell.3287069085 (orario pomeridiano) info@archivioteatralita.it .

L’iniziativa è realizzata e finanziata da Casa degli alfieri – Archivio Teatralità Popolare con il Comune di Castagnole Monferrato, con il contributo della Regione Piemonte per la valorizzazione e promozione dei beni archivisticidi interesse culturale, con la collaborazione della Fondazione Radici per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato e della rivista Astigiani.

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