6 Aprile 2023
05:43
Giornata mondiale dell’attività fisica: i progetti promossi dalla sanità piemontese
PIEMONTE – Nel 2022, la Sanità locale piemontese ha dedicato una parte importante della programmazione delle attività del Piano di Prevenzione allo sviluppo di progettualità intersettoriali a favore di stili di vita salutari e attivi nei primi anni di vita, nei bambini, negli adolescenti, negli anziani, in chi convive con una malattia cronica e degenerativa, e in coloro che vivono in condizioni di fragilità fisica, mentale e sociale.
In questi processi, che mirano a rendere nuovamente protagonista la promozione della salute e del benessere – dopo gli anni in cui la pandemia di Covid-19 è stata la protagonista principale – si colloca la celebrazione del 6 aprile come Giornata mondiale dell’attività fisica. Questa giornata è considerata dai professionisti della salute pubblica, e da quanti sono impegnati, in tutti i settori, nella promozione di stili di vita attivi a favore della salute, del benessere e dell’ambiente, come un’occasione di informazione, sensibilizzazione verso le persone e come un’opportunità per rimarcare la volontà di lavorare insieme alle amministrazioni locali e all’associazionismo nel rendere l’offerta dell’attività fisica evidente, diffusa, per tutti.
Lo slogan dell’edizione di quest’anno “Divertiti! Fai movimento!” ci ricorda come il movimento sia anche divertimento, socializzazione, condivisione. Nella nostra vita quotidiana diverse sono le possibilità per essere attivi in modo piacevole, anche stando all’aria aperta, in mezzo alla natura, come per esempio: camminare, andare in bicicletta, partecipare a giochi di movimento, fare sport, ballare e collaborare alle iniziative e agli eventi messi in campo dalla nostra comunità, di volontariato, sociali, culturali, sportivi. Adottare, ogni giorno, uno stile di vita attivo rigenera sia il nostro corpo che il nostro spirito.
Per facilitare il dialogo e sostenere il coinvolgimento nello sviluppo di processi intersettoriali a favore della salute e degli stili di vita attivi, Dors ha tradotto “10 Ways to prioritise physical activity actions“, una nuova guida per l’advocacy – realizzata a fine 2022 dalla Società Internazionale per l’attività fisica e la salute (Ispah) – che arricchisce il documento “Eight investments that work for physical activity”, tradotto da Dors nel 2021. La guida è un documento breve, ma operativo che descrive 10 fasi da compiere in un percorso di collaborazione per dare priorità alla promozione dell’attività fisica nelle agende dei decisori locali.
Tra i progetti attualmente pubblicati, vi è anche Camminare sui sentieri del benessere, dell’ASL TO4, che ha ottenuto il bollino di buona pratica DoRS nel 2015.
Questo progetto, dell’Asl TO4, nasce per offrire alla popolazione adulta – in particolare alle persone più sedentarie e affette da patologie esercizio sensibili – la possibilità di incrementare la propria attività fisica attraverso la pratica del nordic walking. In questo progetto sono coinvolte le amministrazioni comunali locali, le società sportive e le associazioni del territorio e l’Università degli studi di Torino – Corso di Laurea in scienze infermieristiche. Infine, Dors ha tradotto in lingua italiana la guida Il concetto di equità in relazione all’attività fisica: suggerimenti concreti per la comunicazione sul tema. Il documento originale – Framing guidance. Equitable physical acticity – è stato realizzato a giugno 2022 da FrameWorks Institute, un’organizzazione no profit anglosassone che si occupa di comunicazione sui temi sociali, applicando la strategia del framing. Il framing nella comunicazione è come l’inquadratura di un obiettivo fotografico: mette a fuoco elementi, caratteristiche poco considerate; li valorizza e li usa per trasmettere un messaggio, un’idea, un valore.
Gli autori hanno considerato gli ostacoli che i gruppi sociali e le comunità più svantaggiate incontrano quando provano ad adottare uno stile di vita attivo. Hanno utilizzato l’obiettivo dell’equità per comprendere questi ostacoli e per individuare soluzioni strutturali che rendano equo l’accesso alle opportunità per vivere in modo più attivo.
La guida è strutturata in tre parti:
– la prima è una breve sintesi riguardo le disuguaglianze esistenti nell’accesso all’attività fisica e ai dati tratti dalle sorveglianze
– la seconda offre una serie di raccomandazioni formulate secondo uno schema “da fare” ed “da non fare”
– la terza sezione fornisce una serie di modelli narrativi per costruire varie soluzioni per intervenire sulle disuguaglianze nell’attività fisica.