28 Aprile 2023
14:24
Bus e disservizi: dal Cristo il pressing per risolvere i problemi e c’è chi è pronto a rivolgersi al Prefetto
ALESSANDRIA – Il quartiere Cristo vuole risolvere il problema delle corse dei bus saltate denunciato da molti cittadini che abitano nel quartiere. Le difficili condizioni del trasporto pubblico vanno avanti da 2-3 mesi, spiega l’associazione “Alessandria Sud”, con strascichi nella vita di lavoratori, studenti e famiglie. “Da tempo si rileva la mancanza in maniera non continuativa ma significativa di alcune vetture per il servizio nella fascia tra le 7 e le 7.30. Ne consegue che la successiva corsa risulta sovraccarica di studenti e lavoratori che, molto spesso, non potendo usufruire dei mezzi, arrivano in ritardo nelle rispettive destinazioni, generando di conseguenza disservizi in altri settori lavorativi o necessità di giustificarsi in ambito scolastico con relativo rallentamento dell’attività didattica”. Uno scenario frequente anche durante “l’orario di uscita dai plessi scolastici, dove in particolare non risultano attivi servizi in rinforzo ad alcune linee principali per il quartiere, già presenti sino a poco mesi fa, e che comportano l’ennesima impossibilità di usufruire del pubblico servizio secondo le proprie esigenze, essendo vincolati dalla capienza dei mezzi“.
Tutto questo, prosegue l’associazione, “si traduce anche in un problema di sicurezza stradale per il sovraccarico del mezzo, senza trascurare il fatto che l’impossibilità per gli studenti (spesso minorenni) di salire a bordo delle vetture implica una certa preoccupazione nelle famiglie“. La richiesta è quindi di “rispettare le tabelle indicate negli orari di transito e di voler dare indicazioni sull’eventuale potenziamento di alcune di linee ad affluenza critica, attraverso il ripristino delle vetture di rinforzo negli orari di maggiore affluenza“. I cittadini, sebbene siano al corrente delle difficoltà di Amag Mobilità, non possono accettare che una possibile soluzione possa arrivare nel 2024, “considerando che mancano ancora 8 mesi di cui 6 caratterizzati dalla presenza di studenti”.
Se la situazione dovesse perdurare, conclude l’associazione, alcune famiglie hanno già annunciato la volontà di rivolgersi al Prefetto “per richiedere una verifica su eventuali responsabilità relative all’interruzione di pubblico servizio”.