Autore Redazione
mercoledì
3 Maggio 2023
05:52
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Cronaca - Alessandria

Mense Alessandria, fumata grigia nell’incontro aziende-sindacati: qualche apertura per migliorare il servizio

Mense Alessandria, fumata grigia nell’incontro aziende-sindacati: qualche apertura per migliorare il servizio

ALESSANDRIA – Fumata grigia nell’incontro avvenuto martedì pomeriggio in Prefettura dedicato al servizio mensa nelle scuole di Alessandria. Il confronto era stato convocato dopo che Filcams Cgil e Uiltucs Uil avevano dichiarato lo stato di agitazione, a causa dei mancati adeguamenti dei parametri orari contrattuali rispetto agli effettivi carichi di lavoro, definiti dalle parti sociali “sempre più pesanti e intollerabili”. Ai sindacati l’azienda Vivenda e la Cooperativa Solidarietà e Lavoro hanno formulato alcune aperture, in particolare sul rimborso spese per le spese di viaggio alle lavoratrici del centro cottura di Asti (tutte residenti ad Alessandria, ndr) e sul riconoscimento di più ore alle addette allo scodellamento. Le parti si ritroveranno la prossima settimana per un ultimo tentativo di accordo.

“Siamo soddisfatti a metà” ha sottolineato a Radio Gold il segretario provinciale Filcams Cgil Stefano Isgrò “vedremo se queste buone intenzioni si potranno concretizzare in un accordo. Le aziende hanno ammesso che le ore suppletive per le scodellatrici sono necessarie per completare il servizio. Si parla di circa un’ora e mezza di lavoro in più, su contratti di 3 ore al giorno, per le circa 50 addette allo scodellamento. Dal punto di vista del centro cottura Vivenda di Asti, invece, ad oggi sono 6 le lavoratrici impegnate. Abbiamo chiesto che venga riconosciuta anche a loro un’ora in più a livello strutturale ma ci è stato chiesto che dovrebbero farla al mattino, iniziando alle 5 e non più alle 6. Una situazione insostenbile e non accettabile se si pensa che le lavoratrici abitano tutte ad Alessandria e, praticamente, dovrebbero svegliarsi alle 2.30 di notte, considerando che il centro cottura non è neanche vicino alla stazione e che bisogna arrivare lì almeno 20 minuti prima”.

Le parti sociali hanno anche chiesto di definire con chiarezza tempi e modalità di preparazione dei pasti, oltre che di stabilizzare le 13 persone addette allo scodellamento assunte con contratti interinali. “Può capitare che una sola scodellatrice sia costretta a gestire una scuola di 60 bambini, col conseguente rallentamento del servizio. Nel centro cottura, invece, è capitato che le lavoratrici di Alessandria dovessero aiutare anche nella preparazione dei pasti delle scuole di Asti, anche questo aspetto non contribuisce di certo a velocizzare i tempi” hanno sottolineato le parti sociali.

“Dalle aziende è arrivata una proposta fumosa e non ben definita” ha precisato la segretaria provinviale Uiltucs Uil Maura Settimo “per questo abbiamo deciso di lasciare aperto lo stato di agitazione. Sono anni che continuiamo a fare queste richieste ma vogliamo cogliere con favore queste piccole aperture. Nell’ultimo confronto, però, occorrerà mettere tutto nero su bianco per evitare fraintendimenti”.

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