Autore Redazione
martedì
9 Maggio 2023
05:38
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Cronaca - Alessandria

Lavoro nero in agricoltura, secondo Uila “bisognerebbe fare più attenzione a territori come Alessandria”

Lavoro nero in agricoltura, secondo Uila “bisognerebbe fare più attenzione a territori come Alessandria”

ALESSANDRIA – Secondo i dati elaborati dal Centro di Ricerche Economiche e Sociali della Uila (Cres) nel 2022 gli operai agricoli a tempo determinato (Otd) sono scesi del -2.6% rispetto al 2021. Questo quadro si inserisce in una tendenza al ribasso (-2% l’anno negli ultimi 5 anni) rispetto al picco raggiunto nel 2018 con 972.000 lavoratori ma è la prima volta che si scende sotto il valore del 2014, quando gli occupati erano 910.000. Il sindacato rileva come le diminuzioni maggiori, sia di lavoratori che di giornate lavorate (Gg), siano concentrate in regioni a fortissima vocazione agricola, come Sicilia (-5,3% Otd, -3% Gg), Puglia (-4,8% Otd, -2% Gg) e Calabria (-4,7% Otd, -3,1% Gg). Il totale di questi lavoratori (377.000) e di giornate lavorate (38 milioni) rappresenta rispettivamente il 42% e 43% di quello nazionale. Le regioni che, invece, riscontrano un aumento sia di lavoratori che di giornate sono: Emilia-Romagna (+3,4% Otd, +2,1% Gg), Marche (+1,8% Otd, +6,9% Gg), Piemonte (+0,4% Otd, +3,5% Gg) e Toscana.

Uila però invita a concentrare l’attenzione su alcune province, tra cui quella di Alessandria, con dati anomali rispetto all’emersione del lavoro nero. Secondo il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza se è incoraggiante il “continuo e positivo aumento, nel corso degli anni, del dato relativo al numero di giornate lavorate pro-capite, che passano da 96 nel 2021 a 98 nel 2022″ bisognerebbe forse rivolgere più attenzione verso altri territori come Piacenza (79), Reggio Emilia (87), Modena (75), Udine (81), Pavia (77), Alessandria (77) e Asti (75) dove le giornate pro-capite risultano mediamente molto basse”. Un dato in controtendenza rispetto a “Latina (113 giornate di lavoro pro-capite) dipinta, a torto, da molti media come una tra le province italiane dove esiste maggiore sfruttamento. Latina, come Matera (118), Catania (113), Ragusa (112), Siracusa (128) sono alcuni dei tanti territori dove Sindacato, imprese, e istituzioni hanno avviato con successo un percorso di emersione, ancora lungo ma evidente” aggiunge Mantegazza.

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