8 Maggio 2023
20:05
Coldiretti incontra il nuovo commissario per la peste suina: “Dialogo proficuo ma servono azioni rapide”
ALESSANDRIA – Creare le condizioni per riprendere l’allevamento di suini nelle aree soggetta a restrizione, incrementare gli abbattimenti di cinghiali e sviluppare una filiera non legata al cibo per la carne di cinghiale. Sono questi i tre punti da cui “non si può prescindere” nella gestione dell‘emergenza della peste suina secondo Coldiretti. L’associazione agricola l’ha sottolineato anche al nuovo commissario Straordinario, Vincenzo Caputo, durante l’incontro che si è tenuto nella sede della Provincia di Alessandria.
Il dialogo è stato “proficuo” ma ora servono “azioni rapide” ha esortato Coldiretti.
“Un incontro fortemente voluto da Coldiretti per analizzare insieme la gravità della questione, le urgenze e le relative misure di contenimento, attualmente, ancora insufficienti per contrastare il dilagare dell’epidemia con i casi di cinghiali infetti arrivati, la scorsa settimana, a 404 in Piemonte, come riporta il Bollettino Epidemiologico nazionale – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – Abbiamo fatto presente al Commissario come risulti necessario attuare azione specifiche e fornire al più presto risposte concrete sia alle imprese che risiedono ed operano nelle zone ormai da tempo vittime del dilagare dell’epizoozia, che agli allevamenti situati nelle altre aree del territorio. Occorre creare le condizioni che permettano di limitare al massimo, per giungere nel più breve tempo possibile ad un effettivo azzeramento, il rischio a cui sono potenzialmente esposti l’intero comparto e la filiera suinicola piemontese che conta circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come il prosciutto di Parma e San Daniele“.
Dal confronto si è aperto un “dialogo costruttivo e proficuo” con il Commissario Straordinario alla PSA che ha dimostrato “un’importante disponibilità a collaborare con i territori, anche un profondo pragmatismo e una forte competenza, con una posizione che si conferma essere di apertura verso le necessità specifiche del territorio“.
“Abbiamo chiesto ed ottenuto la possibilità di costruire gabbie e recinti nelle zone di restrizione ed abbiamo fatto anche presente la necessità di attivare la caccia di selezione notturna, così come è emersa una apertura nel voler approfondire con le aziende interessate il discorso della filiera no food. Inoltre, abbiamo ribadito la nostra disponibilità e il nostro supporto ad una gestione concreta, con misure straordinarie che vanno trovate con urgenza vista la situazione che perdura già da oltre un anno e che va superata oltre che limitata affinché non si estenda ulteriormente – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – Le imprese agricole e la popolazione devono essere tutelati e la regione messa in sicurezza dal dilagare del numero di cinghiali attraverso una strategia che permetta di avviare un reale processo di eradicazione dal nostro territorio della Peste Suina Africana. Per questo motivo, anche per effetto della recente Ordinanza commissariale, intendiamo richiamare l’amministrazione regionale, tra l’altro era presente alla riunione il vicepresidente Fabio Carosso, alle proprie responsabilità e funzioni, affinché possa essere data attuazione completa alle misure previste”.
Una foto dell’incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente regionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, il delegato confederale, Bruno Rivarossa e tutti i presidenti e i direttori delle federazioni provinciali. Per Coldiretti Alessandria erano presenti il Presidente e il Direttore, Mauro Bianco e Roberto Bianco.